"La
sola cosa positiva che riesco ad avvertire
ultimamente è il tempo che trascorre, e fa
comunque sentire più vicini anche i
miglioramenti che sono sicura dovranno per forza arrivare prima o dopo. Quando
una giornata volge al termine ad esempio, è come se immaginassi ormai prossimo lo scopo
finale di tutto quanto, lasciando scendere dentro di me la sensazione di
completezza che in fondo sembra sempre
spaziare sopra tutto. Mi perdo certe volte nelle riflessioni che faccio da sola
attorno a quello che avrei potuto scegliere di
diverso in tutti questi anni, ed adesso che le cose sembrano indirizzate proprio verso il peggio,
ecco che diventano ogni volta più brucianti le mie possibilità mancate, ed
anche le tante occasioni perse, spesso perfino per
ragioni insulse". Camminano, loro due, tenendosi sempre a distanza di
sicurezza, scambiandosi i pensieri e definendo in qualche modo i diversi punti
di arrivo delle differenti giornate, poi si salutano come sempre ad un certo
incrocio tra due strade, dandosi appuntamento
per l’indomani alla medesima ora, proprio per
compiere insieme e di nuovo quell’identico
percorso, sia pedonale che riflessivo. Un'abitudine, oramai, niente di più.
Eppure anche una delle poche possibilità che hanno loro due per scambiare una
parola pacata e giudiziosa con qualcuno. Lei quasi non si rassegna ad aver deciso tanto tempo fa di abitare da sola, e lo pensa certe volte,
con la consapevolezza chiara che almeno in
altri momenti avrebbe potuto fare senz’altro delle scelte differenti. Ma
questo non lo dice alla sua amica, è un altro cruccio tra molti che ritiene
però del tutto intimo, non condivisibile.
L’altra invece abita con la sorella,
con cui peraltro non va neppure troppo d’accordo, ed infatti la maggior parte
delle volte tende a parlare e a sfogarsi con l’amica di quel cattivo rapporto
di cui soffre, sostenendo sempre alla fine, forse anche per riuscire a
sopportare meglio quella situazione, di essersi formata negli anni con una
personalità e delle idee completamente diverse da quelle di sua sorella, tanto
da essere indotta costantemente a comportamenti differenti da lei, anche e
soprattutto a riguardo delle ordinarie sciocchezze casalinghe. “Stare chiuse in
casa poi, anche per intere settimane, è diventato spesso complicatissimo”,
conferma qualche volta cercando una spiegazione al suo nervosismo piuttosto
evidente. Comunque le due donne si impegnano a camminare ogni volta con
costanza, anche nella convinzione che questo muoversi nell’aria pomeridiana del
quartiere sia per ambedue di grande beneficio, oltre che al fisico, anche e
soprattutto al proprio morale. Perciò non ci rinunciano, e nonostante qualche
acciacco dato dalla loro età di ultra cinquantenni, proseguono ad incontrarsi
tutti i giorni.
“Anche io ho l’impressione, al termine di ogni giornata, che l’unica
cosa positiva da salvare sia soltanto la consapevolezza che tra poche ore stia
comunque per sopraggiungere una pagina completamente nuova, forse anche migliore
di quella precedente, ed in questa convinzione trovo conforto, con la coscienza
cioè di riuscire ancora ad essere ottimista”. Hanno preso a scambiarsi un bacio
loro due, quando si salutano per tornarsene alle rispettive abitazioni; non uno
vero, naturalmente, soltanto un piccolo schiocco lanciato con la mano, come se
da quel gesto si potesse così trasferire tutto l’affetto che provano l’una
verso l’altra. Forse hanno anche avuto dei pensieri reciproci più intimi
qualche volta, ma ormai non c’è più neppure l’età a rendere tutto facile e
possibile. Va bene così, sembrano dirsi con quel bacio figurato, nella speranza
che il loro arrivederci al giorno che segue, sia portatore di buone novità, che
nel loro caso forse vuol dire almeno una maggiore vicinanza, magari uno
stringersi a braccetto mentre proseguono come sempre a camminare, forse uno
sfiorare il viso dell’amica con le mani, fino a parlare tenendo ognuna la bocca
vicina all’altra, quasi a respirare così una stessa aria, come per provare le
medesime sensazioni, come a scambiare qualcosa che sta dentro, in fondo a loro
stesse; quel qualcosa che non si sono dette mai, e forse non potranno dirsi.
Bruno Magnolfi
Nessun commento:
Posta un commento