Adesso lui è fuori, questo è certo. Alcuni dell'ambiente a cui è legato hanno
cercato negli ultimi tempi di metterlo più volte sull'avviso, in fondo senza neppure
usare troppi giri di parole, ma i loro accenni, pur chiari ed espliciti, non
hanno prodotto alla fine alcun risultato positivo. In certi casi lui è parso
addirittura sordo a certi argomenti, e spesso lo si è visto passeggiare con
tranquillità per strada, muovendosi apparentemente quasi a caso, con un
atteggiamento alla fine anche del tutto ordinario, nonostante qualcuno dei
ragazzi incrociandolo avesse già da tempo cominciato praticamente ad ignorarlo.
Ma lui forse adesso ha già qualcosa in mente, perché è proprio il tipo che non
si dà facilmente per vinto, e certe volte lo si sente dire in giro che può sicuramente
ancora farcela, anche se nessuno tra quei pochi che proseguono in qualche modo ad
ascoltarlo prende in seria considerazione quelle sue parole. Forse non è
neppure colpa sua la situazione che si è venuta a creare, però è evidente
quanto lui non abbia saputo fin dall'inizio fronteggiare le cose come probabilmente
sarebbe stato opportuno.
Poi, mentre sta da solo sul marciapiede fuori dal bar, gli si avvicina una
ragazza che da qualche parte lui ha già visto, forse soltanto un paio di volte e
sicuramente di sfuggita. Lei adesso lo saluta, si ferma, gli chiede una
sigaretta sfoderando un gran sorriso, e poi dice subito che fa veramente caldo
in questo periodo estivo, forse anche troppo per i suoi gusti. Per sottolineare
le sue parole sbuffa leggermente, mentre attende che lui apra il pacchetto, forse
anche per mostrare un suo vago disagio; ma lui invece annuisce divertito, e per
gentilezza le dice che insieme potrebbero anche prendersi un caffè, sempre che
le vada. Così entrano nel locale proprio accanto, si siedono ad un tavolo senza
usare neppure troppe formalità, e mentre un paio di tizi in fondo a quell'ampio
ambiente sembra proprio stiano giocando tranquillamente al biliardo, loro due si
disinteressano di tutto. Il cameriere con serietà si muove da dietro al bancone
e poi li serve, anche se percepisce qualcosa di insolito nell'aria, mentre i
due tizi si scambiano un'occhiata esplicita e fanno partire quasi di nascosto
una telefonata, proprio nello stesso momento in cui la ragazza ride di qualcosa
che lui le sta spiegando, guardandola quasi con naturalezza in fondo agli
occhi. Trascorrono così pochi minuti senza che accada altro, ma arriva subito
dopo qualcuno dentro al bar, un uomo che lui conosce già da molto tempo, che si
ferma, lo saluta con una smorfia ironica, ed appoggia una mano sul suo tavolo,
come ad indicare che tutto il tempo a sua disposizione in quel locale è già finito,
ed adesso deve proprio andarsene: non è gradito, sembra dirgli, o forse intende
solo suggerirgli che ciò che aveva da fare là dentro in qualche modo è stato
fatto.
Lui però guarda quell'uomo, assume un'espressione seria, sembra quasi voglia
rispondere qualcosa, ma poi invece resta in silenzio. Si alza dalla sedia, con
calma, ma lei pare trattenerlo lievemente per un braccio; l'uomo intanto scorre
con calma fino al biliardo, e scambia qualche parola coi due tizi, che mostrando
una forzata naturalezza hanno ricominciato a fare qualche tiro sopra al panno
verde. Lui è rimasto in piedi, lei lo guarda, sembra volergli infondere il
coraggio che forse potrebbe anche mancargli, ma infine si alza anche lei, e
insieme, dopo aver lasciato qualche soldo sopra al tavolo, raggiungono
l'uscita. Qui si fermano, lei torna a guardarlo, lui la bacia sulle labbra con
trasporto, poi le fa cenno di aspettarlo sulla strada, e infine torna dentro a
quel locale, completamente solo. Va incontro agli uomini che attorno al
biliardo adesso si irrigidiscono, e sembrano proprio attendere la sua prima
mossa, ma invece lui si ferma, li guarda, dice che per loro le cose si stanno
mettendo molto male, anche se quelli la prendono quasi a ridere. Adesso ho da
fare, dice; in ogni caso il vostro comportamento è proprio ridicolo, e non ci
sarà probabilmente alcuna salvezza per voi, se neppure riuscirete a comprendere
che ciò che sta cambiando sarà anche per il vostro bene.
Bruno Magnolfi
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