Normalmente abbassano la testa
mentre sono impegnate a rivestirsi, e qualcuna di loro accenna persino qualche
piccola risata, anche se in generale tutte quante lasciano che ognuna prosegua comunque
a coltivarsi la propria personale opinione su di lei, almeno in quei momenti in
cui sono tutte assieme, mentre si ritrovano nello spogliatoio della palestra,
dopo la lezione a giorni alterni di pilates a cui partecipano. Il fatto è che
lei non si fa vedere tanto spesso là dentro, e proprio quando non si fa vedere,
ecco che tutte quante sembrano pronte a lavorare di immaginazione, supponendo, per
riderci sopra, i più incredibili motivi per cui non si sia fatta viva neppure
questa volta. Di fatto, quando poi ritorna, magari alla lezione seguente, a nessuna
viene mai voglia di salutarla o di rivolgerle direttamente la parola, a meno
che non sia esattamente lei a chiedere qualcosa a qualcun altra, ma essendo con
evidenza piuttosto timida e anche parecchio riservata, difficilmente avanza qualche
chiacchiera senza un motivo preciso. Tutte dicono di lei che oltre ad essere
piuttosto brutta nell’aspetto, ed anche a non manifestare alcun gusto nel
vestirsi o nel tenere i capelli bene in ordine, lei non sappia neppure porsi in
modo adeguato di fronte a tutte loro, e quindi il fatto di apparire regolarmente
debole, fragile, facile da colpire con qualche frecciata spiritosa, mette le
cose in maniera che a prenderla di mira siano alla fine quasi tutte, o almeno quella
parte di ragazze che non mostrano di avere proprio altri argomenti.
Nessuna tra coloro che frequentano regolarmente
quel piccolo centro sportivo, immagina il motivo principale che porti una
persona come lei a sorbirsi quelle risatine e quelle occhiate ironiche, se non
il fatto che non abbia proprio altro posto dove andare, nessun’altra attività, nessun
interesse, e neppure un’amicizia pronta a difenderla o a prendere in qualche
maniera le sue parti. Generalmente lei è silenziosa, seria, si guarda attorno
furtivamente come sperando di non fare niente di sbagliato, e poi si cambia i
vestiti rapidamente, quasi il più in fretta possibile, tanto che all’uscita
quasi sempre è la prima ad essere pronta per andarsene. Tutte loro sanno che
abita con la sua mamma, e che in casa si dividono i compiti per portare avanti
le faccende domestiche; e poi lavorano, tutt’e due, in una fabbrica artigianale
subito fuori dal paese, un grande capannone dove si producono piccoli utensili
per l’agricoltura. Anche di questo ridono le ragazze, immaginando lei che
svolge un mestiere praticamente da uomini,
mentre si cimenta al tornio, oppure assembla i pezzi di una falce, di
una zappa, di un irrigatore da campo. Di fatto la posizione che lei assume per
tutto il giorno sul suo posto di lavoro le procura dei dolori lungo la schiena,
ed è per questo che il medico del loro paese le ha consigliato di iscriversi proprio
ad un corso serale in quella palestra.
Sembra del tutto disinteressata ad apparire
più carina di com’è con i ragazzi, al contrario di ciò che invece generalmente
cercano di fare tutte le altre, e difatti non ne frequenta nessuno, e con ogni
probabilità a nessuno di coloro che si mettono in mostra tra i locali e le
birrerie del posto, salterebbe mai in mente di invitarla con sé da qualche
parte, cosa questa che sembra quasi fuori discussione. Poi si mette sempre in
fondo nello spogliatoio, quasi in un angolo, e durante la lezione cerca di non
apparire neppure, facendo sempre gli esercizi che l’insegnante indica a tutte
quante, ma mantenendo per tutto il tempo un costante basso profilo. Cerca di
mostrare indifferenza ai risolini delle altre, però è come se si chiudesse
sempre di più in uno spazio proprio, dove poco per volta nessuno possa essere
capace di raggiungerla. Fino al momento in cui, durante l’ultimo periodo,
smette improvvisamente del tutto di frequentare la palestra, e alle domande che
le ragazze iniziano a porsi perdendo il loro argomento principale attorno a cui
divertirsi, nessuna sa rispondere. Lei si è stufata a un certo punto, questo è
quanto, e con il suo contegno di sempre ha deciso di non frequentare più quel
luogo, anche se alla fine forse ne andrà di mezzo una parte della sua salute.
Bruno Magnolfi
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