Tutto avviene dentro di me, non c'è niente di male in questo, rifletto con
calma. E’ sufficiente appena un pizzico di questa polvere celeste, tanto per
iniziare, e poi così farò reagire il mio organismo quel tanto che basta per dar
vita ad un lento processo verso l'immunità. Da ora in avanti dovrò
semplicemente tenere sotto controllo le dosi da assumere ogni giorno, sempre
alla medesima ora, sempre un grammo in più ogni volta. Questo veleno per i topi
è potente, lo ha detto con chiarezza il tizio che me lo ha venduto, ed è un
prodotto che posso acquistare facilmente in tutti i negozi per orticoltura e
cose del genere.
Ci vorrà molto tempo, ne sono cosciente, ma non ho alcuna fretta; dovrò
affrontare dei sicuri rivolgimenti di stomaco, dei dolori anche persistenti in
tutto l’apparato digestivo, ma poco per volta il mio fisico si adatterà a
questo prodotto, reagirà con forza producendo gli anticorpi che servono, e
tutto procederà così fino a quando riuscirò infine ad assumere una dose
completa di questo veleno senza lamentare alcuna reazione. Sono immune, potrò
allora gridare in faccia a chiunque; cosa della quale voialtri non potete
affatto vantarvi, né adesso né mai, esseri goffi come siete, miseri organismi
frutto soltanto di debolezze, corpi fragili, facili prede di qualsiasi
sostanza, persino di uno stupido veleno per topi.
Il mio corpo è il miglior laboratorio che esista, rifletto, posso tentare
su di lui gli esperimenti che voglio, e plasmare con decisione e costanza tutto
ciò che mi passa dentro la testa. La polvere celeste ormai è entrata in
circolo, ne avverto già qualche reazione, esco di casa per camminare in mezzo
alla gente e così lenire in qualche modo questi piccoli dolori che provo.
Sorrido forzatamente mentre incontro tutte queste ignare persone, loro non
sanno minimamente ciò che sta avvenendo dentro di me, questo processo che lentamente
sta cambiando tutto di questo mio corpo. Non sto molto bene, ma è un elemento
del tutto momentaneo, e poi non è affatto importante, perché è proprio nel
superamento di fasi del genere che riuscirò a diventare superiore a chiunque.
Gli altri non lo sanno, non riescono neppure ad immaginare il lento processo a
cui mi sto sottoponendo, non si rendono affatto conto di ciò che sta elaborando
autonomamente il mio perfetto organismo, non comprendono per nulla quanto
qualcuno come me possa in questa maniera essere differenti da tutti.
Sono costretto a fermarmi nei pressi di un angolo per via di un tremore
alle gambe; la testa mi gira, mi sento confuso, ma sono soltanto le ultime
avvisaglie del mio organismo che sta prepotentemente superando la crisi. Sto
già meglio, lo sento, sono già oltre il confine, oltre la linea di demarcazione
tra me e tutto il resto, rifletto: adesso posso guardare tutti gli altri con
occhi diversi, vantare persino nel mio atteggiamento la superiorità che oramai
mi sono conquistato in questa maniera. Adesso sono migliore, rifletto, inutile
persino negarlo.
Bruno Magnolfi
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