Tutto è iniziato un po' di tempo addietro, senza che lei assolutamente
fosse stata capace di spiegarsi il motivo di quelle perdite di sangue intorno
alle unghie delle mani, riuscendo comunque con alcune paia di guanti speciali, e
naturalmente con la scusa di avere acquisito una tremenda allergia da contatto,
a tenere nascosta a tutti la verità su quanto forse le stava realmente
accadendo. Quasi ogni giorno sentiva scendere poco per volta nelle sue dita una
forza che sostanzialmente non le era propria, un calore ed un'energia
praticamente sconosciute, e lei, spontaneamente, nonostante si fosse da sempre
reputata quasi atea, volle interpretare fin da subito quanto le stava accadendo
come un vero e proprio segno divino, anche se evidentemente pressoché
incomprensibile. Il sangue attorno alle unghie era soltanto nell'ordine di
qualche goccia che si formava lentamente intorno ai polpastrelli, ma il
formicolio che le prendeva ai polsi ed alle mani era forte, anche se tutto si
svolgeva senza che in fondo lei avvertisse sul corpo alcun dolore e avesse nessun
altro disturbo.
Si confidò con un’amica, dopo qualche tempo, sentendosi subito meglio per
essersi almeno finalmente liberata di un segreto che aveva fino a quel momento tenuto
celato a tutti, anche se l'altra si fece subito prendere dai brividi, sostenendo
immediatamente che quello appariva semplicemente come un vero e proprio segno
soprannaturale, e di un tipo sicuramente formidabile. Arrivò a dirle
addirittura che pur essendo assolutamente una cosa certa ed incontrovertibile,
secondo lei avrebbe dovuto comunque sincerarsene recandosi il prima possibile da
qualcuno che si intendeva di eventi divini e di cose di quel genere. Laura, le
spiegò, tu sei la prescelta per un messaggio che adesso noi non riusciamo in
nessun modo a comprendere, ma che sicuramente scavalca le nostre vite per
intensità e per importanza. Lei ebbe paura di quelle parole, così le fece
giurare e spergiurare che non avrebbe mai rivelato a nessuno il suo segreto, e
naturalmente non disse niente ad altra anima viva, risolvendosi a non
frequentare più neanche quella sua amica.
Le cose dopo allora difatto sono andate avanti in questo modo per diverso
tempo: lei ha proseguito a fingersi affetta da quella specie di malattia, ed a
professare agli altri, certe volte persino a se stessa in una sorta di propria
sincera intimità, un'insidia virale che tutti, parenti e amici, hanno sempre riconosciuto
come una iattura, la solita sfortuna che a volte la natura lascia cadere su qualcuno
scelto a caso. Ad oggi comunque gli episodi si sono fatti molto più radi, anche
se non sono mai cessati, e Laura, pur non avendo mai iniziato a professare
alcuna religione, forse proprio nella paura di essere scoperta, di fatto svolge
una vita piuttosto riservata, ed ogni sera pare rivolgersi al soprannaturale,
parlando da sola a voce alta delle sue angustie, ed enumerando quasi sempre ogni
sua preoccupazione. Stasera però, su di una semplice rivista illustrata, ha
letto casualmente che esiste un’infiammazione quasi con le medesime caratteristiche
presenti sopra le sue mani, e che scompare in poco tempo curandosi con una
semplice pomata che abbia degli opportuni componenti.
E’ rimasta perplessa, ha riletto di
nuovo tutto l’articolo, poi ha chiuso il giornale: una sciocchezza, niente più
di una cosa senza importanza, che può prendere chiunque, senza alcun problema:
questo il senso delle cose scritte là sopra. Allora è andata in bagno, si è
tolta i guanti, ha osservato le sue mani così bianche e smunte per non averle
mai adoperate per tutto quel tempo, e le è venuta forse voglia di piangere,
anche se si è trattenuta. Poi è uscita da casa, sempre senza guanti, e le sue
mani poco dopo hanno preso a sgocciolare sangue dalle dita, anche se Laura non
se ne è affatto preoccupata, neppure quando qualcuno tra i passanti le ha
chiesto allarmato che cosa le stesse succedendo. E’ un segno, ha risposto lei,
niente di speciale.
Bruno Magnolfi
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