Certe
volte vorrei vedermi con gli occhi degli altri, dice Santo mentre da solo torna
verso il piccolo pontile, sulla riva del suo grande fiume, lasciando scorrere
lentamente il barchino sulla superficie dell’acqua, un colpo ogni tanto con l’unico
remo, e nient’altro. Non c’è vento, le canne sulla riva sono tutte immobili,
non si sentono quasi rumori, se non quel leggero sciabordio dell’acqua lungo la
chiglia, e qualche rana gracidare lontano. Nel secchio solamente quattro
piccole anguille, di fronte la mattinata vagamente nebbiosa, come qualsiasi
altro giorno, come se alcuna differenza potesse calcare apprezzabili variazioni
tra una mattina ed un’altra.
Questo racconto non è più fruibile su questo blog in quanto sotto contratto con Lillibook Edizioni
Bruno
Magnolfi
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