Forse,
in tanti anni, ho soltanto cercato delle varianti, degli argomenti alternativi,
delle possibilità differenti, che mi permettessero di non vedere quello che ero
veramente, pensa Ernst; e tutto questo almeno fino a quando non ho conosciuto
te, che mi hai fatto scoprire, soltanto con uno sguardo, la semplice umanità da
cui ero composto.
Poi
lui esce dalla stanza, s’incammina verso la strada che lo attende, non si volta
indietro, ciò che aveva da dire lo ha già detto, chiude la porta alle sue
spalle ed improvvisamente ha la coscienza di essere da solo, come se questo
stato fosse un vantaggio e non un limite. Guarda la campagna che si snoda
avanti a sé, respira l’aria fresca che lo accompagnerà, e infine si avvia,
senza alcun ripensamento.
Lei
lo osserva con distacco dalla sua finestra: quando lo rivedrà saranno ambedue
diversi, non si può far niente per evitare tutto questo; tanto vale cercare di
raccogliere tutti quei piccoli elementi positivi che possono quasi per gioco
essere rimasti impigliati nella personalità di ognuno, e in questo modo
archiviare il vissuto sotto l’egida dell’esperienza, perché nient’altro è
possibile pretendere.
Bruno
Magnolfi
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