Lei
che cosa fa di lavoro, mi chiese l’uomo con la camicia azzurrina, da dietro la
sua grande scrivania di legno scuro. La luce dalla finestra entrava rimbalzando
su chissà quanti muri, costretta come doveva essere in quel cortile interno
umido e sicuramente pieno dei miasmi fognari di là dai vetri, anche se
conservava ancora una sua luce calda, una specie di piacevole apparenza del
giorno, come se il principio attivo delle molecole solari fosse ancora in
qualche modo presente nell’aria....
Questo racconto non è più fruibile su questo blog in quanto sotto contratto con Lillibook Edizioni
Bruno
Magnolfi
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