Lei certe
volte tenta di darsi delle arie da signora, soprattutto quando va in qualche
negozio dove è conosciuta, sempre nei pressi dello studio di suo marito, anche
se, con una maggiore sincerità, sarebbe probabilmente la prima a ridere delle
sue espressioni e delle sue pose leggermente studiate. Il fatto è che nel
quartiere dove si trova il suo ufficio, il ragionier Carletti è conosciuto da
molte persone, ed il suo potere in ambito fiscale e tributario è piuttosto
noto, anche se fino ad oggi non tutti hanno avuto bisogno dei suoi servigi. Per
molti però l’immagine primaria di tutto l’ufficio è data da quella segretaria
che in pochi sanno sia la vera consorte del commercialista. A Caterina piace
restare nell’ombra dell’attività di suo marito, ritiene che riesca a concederle
un’aura di rispetto che le torna anche piuttosto comoda nei rapporti con tutte
le persone che conosce. In fondo si ritiene una persona semplice, persino senza
grandi aspettative, a parte quelle brevi vacanze in qualche luogo esotico o in
qualche lontana città che lei e il ragioniere riescono a permettersi
praticamente ogni anno. Non reputa quasi mai di aver lasciato qualcosa alle proprie
spalle, e in fondo le va bene così, quasi per un adattamento progressivo alla sua
situazione, cioè tirando avanti in questo modo senza mai concedersi alcun
rimpianto per un passato forse poco brillante, e bruciando praticamente ogni
energia possibile nell’ambito di un deciso e sentito presente.
Caterina si
sente molto diversa dalla sua amica più preziosa, e ritiene che sia proprio
Monica la persona più strana ed introversa tra loro due, anche se le torna
sempre più difficile comprendere i motivi precisi che costituiscono queste
evidenti differenze. In ogni caso apprezza sempre le chiacchiere che si
scambiano piuttosto spesso sia di persona che al telefono, ed anche se non
sempre si trova d’accordo con le opinioni che l’altra insinua o le propone
direttamente, comunque crede quasi sempre che le piccole scelte che via via si
presentano, e che prima o dopo dovranno essere affrontate da ognuna delle due, possano
essere frutto anche di quello che molte volte si rivelano tra loro. Per questo
motivo la doppia simpatia maschile che ultimamente Monica pare del tutto decisa
a coltivare, le risulta un elemento che stride quasi più di tutto il resto
nell’andamento complessivamente un po' monotono e lineare dell’amica, volto, almeno
negli ultimi anni dopo il suo definitivo divorzio da suo marito, a conservare sempre
una robusta distanza di sicurezza dall’altro sesso. Lei non si azzarda a porle
delle domande dirette quando si vedono, ma è evidente come la sua curiosità
stia crescendo ogni volta di più, forse in parte anche volta a colmare
l'ordinarietà di quel proprio andamento quotidiano spartito tra lo studio del
commercialista e le tante e identiche attività di donna di casa.
<<Sono preoccupata per
te>>, le dice sbottando Caterina senza utilizzare alla fine dei mezzi
termini; <<Mi pare che ultimamente tu abbia perso almeno una parte del
tuo proverbiale equilibrio, e che i tuoi comportamenti abbiano preso una rotta
che è del tutto differente da quello che avevi mostrato fino adesso>>.
Monica sorride. <<Non preoccuparti; non succede niente di particolare;
però se ultimamente provo una rinnovata simpatia per qualcuno che fino a poco
fa tendevo a scansare o a non prendere minimamente in considerazione, non credo
ci sia niente di male: sta nei termini di quanto possa accadere a chiunque, e
quindi anche ad una donna, come sostieni tu, piuttosto riservata come
me>>. L’altra annuisce, vorrebbe tanto conoscere qualche dettaglio in più
su tutte queste novità, ma sa che non è il caso di fare delle domande, anche
perché l’altra non le risponderebbe nemmeno, se non in modo vago, e poi sa che
se si mostra poco curiosa, prima o dopo la sua stessa amica sarà incoraggiata
ad aprirsi e a rivelarle qualcosa che adesso lei riesce solamente ad
immaginare.
C’è di fatto che il signor Mauro
Anselmi, presidente e fondatore dell’organizzazione di volontariato
“Oltretutto”, ha preso un appuntamento preciso con il suo ragioniere per la
settimana seguente, e che quindi lei riuscirà sicuramente a trovarselo di
fronte allo studio, e quindi a scambiare con lui qualche parola, e per nessuna
cosa al mondo lei potrà mancare a quel momento; e se poi riesce ad essere
scaltra in maniera sufficiente, magari potrà capire o intuire qualcosa di più esauriente
della sua conoscenza con Monica. Non le pare quasi possibile che una persona
come la sua amica sia capace di intessere una tresca con due uomini
contemporaneamente, ma non si sa mai, eppoi Caterina è convinta da sempre che
al giorno d’oggi ormai se ne vedono di ogni colore. Forse vuole frequentarli
ambedue soltanto per capire bene quale sia il tipo di persona che le interessa
di più, riflette; oppure semplicemente non desidera lasciare qualcosa di
intentato, e così cerca di tenere aperte due vie che siano capaci di far
compiere, alla sconfitta della solitudine, almeno qualche passo in avanti.
Bruno Magnolfi
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