lunedì 20 gennaio 2025

Soltanto ad assentire.


<<Con le donne non è facile intendersi>>, dice Sergio mentre mastica lentamente seduto al tavolo della cucina, di fronte ad un perplesso Renato che ha appena tentato di spiegargli il carattere piuttosto sfuggente di Monica, e di come lui provi una certa apprensione di fronte al fatto che lei abitualmente non si mostri mai troppo entusiasta del loro incontrarsi e del trascorrere insieme qualche ora, visto che poi anche quel tempo risulta sempre molto di meno rispetto a quello che Renato desidererebbe dedicarle. <<Sorride, quando le dico qualcosa di divertente, ma non ride quasi mai; e certe volte mentre le parlo di me, si ferma a guardare qualcos’altro, come se avesse la mente piena di altri pensieri>>. Sergio prosegue a mangiare: in fondo non si meraviglia neanche troppo delle rivelazioni di Renato; è come se fosse in grado di immaginarselo, seduto ad un tavolo di un caffè, davanti ad una donna con alcune esperienze alle spalle, mentre cerca di abbozzare un qualche dialogo adoperando le sue solite maniere impacciate e spesso approssimative. La mancanza di un vero e proprio entusiasmo, da parte di chi lo ascolta, nel sostenere con interesse la conversazione di un individuo come Renato Nesti, è quanto di peggio possa accadere per lui, che in un attimo si sente smontato anche nelle sue già scarse sicurezze, e non trova appigli essenziali per dire delle cose capaci di attirare l’attenzione di chiunque sui propri argomenti. Ma tutto questo certo non può dirglielo.

<<Con le donne bisogna anche farsi desiderare, piuttosto che mostrarsi troppo disponibili e incapaci di fare qualcosa di diverso che non aspirare in qualsiasi momento alla loro presenza vicino>>. Renato riflette, si sente mortificato nel pensare all’improvviso che forse è proprio quello il suo vero problema: essersi mostrato subito innamorato di Monica, anche se aveva pensato fin dall’inizio che fosse quella la spinta maggiore per costruire una relazione stabile e duratura con lei. <<Ma una donna dovrebbe capirlo quando qualcuno fa sul serio piuttosto che giocare alla relazione superficiale, che ovviamente non porta da alcuna parte, e poi si esaurisce così, come una bolla di sapone nell’aria>>, sbotta Renato alzandosi dal tavolo. <<Io non conosco questa donna, e quindi giudico male>>, si spiega Sergio. <<Però da quello che ho capito tu le stai troppo addosso a questa Monica, le togli il respiro comportandoti in questa maniera, e tutto ciò, per una persona che è già stata sposata, è forse quanto di peggio possa accaderle. Non c’entrano niente i sentimenti, si tratta di opportunità, e di bisogno di proseguire, per una donna matura, ad essere quello che in fondo desidera essere, indipendentemente dal fatto di aver conosciuto un Renato Nesti oppure no>>.     

Renato intanto inizia a sparecchiare la tavola, come provasse il desiderio di arrivare in fretta alla conclusione di quell’argomento che forse lo rende nervoso e sofferente. Trascorre qualche minuto in silenzio, poi sottovoce riprende: <<Probabilmente hai ragione, anche se mi riesce difficile ammetterlo; in ogni caso posso cercare di fare qualche tentativo di comportamento come hai detto tu, e magari nei prossimi tempi dedicarmi di più al mio lavoro invece di pensare a lei continuamente>>. Sergio finalmente sorride: <<Ma certo>>, gli dice; <<Lasciati cercare da lei, in fondo trascorrete la maggior parte delle vostre giornate quasi gomito a gomito sul luogo di lavoro. Non sarà così difficile per lei inviarti un segnale se desidera incontrarti anche semplicemente per parlare un po’ con te. E tu a quel punto non essere troppo disponibile, falle capire che comunque hai la tua vita, i tuoi passatempi, le tue amicizie, non puoi essere sempre pronto nel reagire ad ogni suo cenno verso di te>>. Poi parlano d’altro loro due, dell’organizzazione della loro casa soprattutto, e alla fine Sergio dichiara che è stanco e se ne andrà subito a dormire, mentre Renato resta in cucina a mettere a posto le stoviglie e a rigirare nella sua mente le cose che si sono appena detti. <<La faccenda importante adesso è tenere in funzione il mio radar>>, pensa adesso con calma; <<Ed essere capace di leggere in modo adeguato ogni segnale che il mio sistema possa captare, cercando di tradurre un po’ meglio quello che Monica sta forse tentando di farmi comprendere della sua maniera di vedere le cose>>.  

Quindi apre la sua agenda professionale, che in effetti non usa quasi mai e risulta così ancora intatta, ed inizia a scrivere quasi per gioco le date salienti del suo vedersi con Monica, cercando di ricordare i giorni esatti e anche i luoghi che hanno visitato insieme, e di che cosa hanno parlato, e di come si sono sviluppati gli argomenti tra loro. Soprattutto indica con un piccolo simbolo gli inviti che lui le ha fatto in tutti quei casi, e le occasioni in cui è stato lui e solo lui a cercarla, scoprendo così che in fondo ha ragione Sergio, e la loro relazione, almeno fino adesso, è stata frutto quasi esclusivamente della propria volontà, e non quella di Monica, che si è limitata quasi soltanto ad assentire.

 

Bruno Magnolfi

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