venerdì 3 gennaio 2025

Lato migliore della vita.


            <<Si, certo, è stato pubblicato, in linea con i tempi previsti; se passa qua da me le posso rilasciare i moduli da riempire con le istruzioni e il bando generale per la partecipazione a questa gara>>, dice Monica in risposta alla telefonata di quel Mauro dell’Associazione Culturale. <<D’accordo>>, fa lui di fretta. <<Allora passerò senz’altro da lei già domani mattina>>. Poi i due si salutano con cortesia e ringraziamenti, e lei osserva per un attimo sopra al piano del tavolo le copie di quei documenti di cui ha appena parlato, ricevute direttamente dagli uffici del piano superiore non più tardi di un’ora prima. quindi si alza dalla sua scrivania, prende la chiavetta della macchina per i caffè, e con un cenno agli altri impiegati della stanza si dirige lungo il corridoio per concedersi una meritata pausa di metà mattina. Ha fissato con Renato un orario preciso in cui vedersi ogni giorno al piano terra dell’edificio, ed anche se sono passati già cinque minuti dall’appuntamento, lei è sicura di trovarlo ancora nella saletta pronto ad attenderla. <<Buongiorno>>, dice lui difatti mentre Monica lo raggiunge. <<Ci sono forse delle novità?>>. Lei sorride, preme il pulsante luminoso nella macchina ed attende in silenzio che il meccanismo compia le proprie operazioni. <<No, non direi, se non le solite cose di ogni giorno>>, spiega alla fine. Le indecisioni di Renato vanno sempre colmate con delle risposte che non generino mai dei piccoli conflitti, pensa Monica, ma anzi usando termini che siano capaci di rendere anche ogni gesto ed ogni espressione maggiormente distensive.   

            La sera precedente lui, come d’accordo, è salito per la prima volta nell’appartamento della sua collega di lavoro, ha consumato insieme a lei una cenetta senza troppe pretese preparata in fretta da Monica, ha parlato a lungo con lei scambiando delle opinioni generiche di vari argomenti su cui ambedue hanno evitato di addentrarsi troppo in dettagli, o nello spingersi verso pensieri troppo complessi, e nella sostanza hanno trascorso una piacevole serata non troppo lunga e impegnativa. Quando lui se n’è andato, alla richiesta di un non meglio specificato bisogno di riposo da parte di Monica, lei si è comunque avvicinata lentamente a lui sempre guardandolo, e mentre si trovavano ormai praticamente sulla porta già socchiusa, lei si è fatta dare un bacio leggero, non troppo passionale, però esauriente per quello che sarà forse possibile far nascere in seguito. Molto probabilmente Renato è rimasto nel dubbio se insistere un po’ in quel preciso momento, oppure al contrario se non fosse stato assolutamente il caso, ma lei lo ha subito come leggermente spinto fuori, verso l’ingresso condominiale, pur con un sorriso ed una delicatezza carica di promesse per il loro futuro di probabile coppia. Lui, uscendo dal palazzo, si è sentito quasi confuso, ma in seguito ha realizzato che a suo parere tutto quanto in fondo stava andando proprio bene, anzi benissimo, e che certo non era proprio il caso di affrettare troppo le cose.   

            Monica ha sorriso, chiudendo la porta di casa sua, poi ha sistemato i piatti nella lavastoviglie ed infine ha osservato a lungo la propria espressione nello specchio del bagno, compiacendosi di quel poco che era appena accaduto, apprezzando vivamente il comportamento tenuto ed anche il proprio coraggio, pur rendendosi conto una volta di più di quanto la sua maschera avesse già iniziato a prendere definitivamente il posto della sua faccia vera. Le cose comunque adesso dovevano andare avanti come le aveva pensate fin dall’inizio, e niente del suo atteggiamento avrebbe dovuto tradire una pur minima debolezza. Renato era sicuramente un bravo ragazzo, e in fondo lei per nessun motivo lo avrebbe mai trascinato troppo nell’affrontare un calvario di dolore e sofferenza. Certo, lo avrebbe lasciato a un certo punto della loro relazione, questo era inevitabile; ma sicuramente lei avrebbe anche trovato le parole giuste per dimostrare a lui che il loro breve fidanzamento aveva rapidamente messo in luce delle differenze di carattere tra loro due, a proprio parere del tutto incolmabili. Lui avrebbe fatto resistenza, si sarebbe forse dibattuto all’interno delle perplessità messe avanti a tutto, ma alla fine, di fronte alla ferrea volontà di Monica nel non voler dar seguito alla loro storia, Renato si sarebbe arreso, e magari non avrebbe neppure trovato materia per insistere.

            Il fine vero di tutto quanto a quel punto lei lo avrebbe sentito crescere giorno dopo giorno dentro sé stessa, e questa dolce attesa avrebbe colmato di felicità la sua individuale scelta. Forse l’ultima volta di una ricerca di chiarimento da parte di Renato, lei gli avrebbe parlato di un altro uomo giunto all’improvviso nella sua vita, e questo fatto nuovo avrebbe interrotto sicuramente ogni altra possibilità di rivendicare, per una personalità introversa come la sua, qualcosa della loro veloce relazione. Il piano era perfetto, niente si sarebbe frapposto tra Monica e suo figlio, e la nascita di questo bambino avrebbe costituito per lei tutto il meglio possibile da avere nella propria vita.

 

            Bruno Magnolfi  

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