Dentro la
saletta del Circolo Culturale che straordinariamente ospita la riunione di
stasera, come riporta il cartello affisso sulla porta spalancata, ci sono già
diverse persone sedute che proseguono a conversare tra di loro in gruppetti di
due o tre. Monica volutamente è arrivata leggermente in ritardo rispetto
all’orario previsto, ma si è subito resa conto che l’assemblea, in questo
preciso momento, non è ancora iniziata, e non conoscendo nessuno oltre Mauro
che adesso peraltro sembra molto impegnato a discutere qualcosa con altri al
tavolo dei relatori, ha tentato di prendere tempo osservandosi attorno e
trattenendosi lungo il vasto corridoio, anche se quasi in procinto di entrare.
Quando lui, infine, si è accorto della sua presenza, le è andato subito
incontro, l’ha salutata con un certo calore, e le ha regalato un piccolo
abbraccio come si fa normalmente tra individui solidali. Lei ovviamente non ha
opposto alcuna resistenza e gli ha rivolto anche un sorriso, ma senza mostrarsi
troppo incline a condividere l’entusiasmo dell’altro.
<<Accomodati>>, le ha detto poi Mauro; <<Si comincia
subito>>, e le ha indicato una poltroncina di prima fila, come per non
tenerla affatto a distanza, cosa che Monica, potendo scegliere, forse avrebbe
volentieri evitato, soprattutto per non mettersi troppo in mostra con gli altri
presenti. Si è tolta la giacca, si è seduta, ha tirato fuori dalla borsa una
penna e un quaderno, e appena sistemata si è guardata attorno, tanto per vedere
se ci fosse stata qualche faccia nota, cosa che non le è sembrata.
<<Buonasera
e benvenuti. Stasera abbiamo con noi anche dei nuovi soci>>, ha detto
Mauro Anselmi rivolgendosi a tutti. <<Per cui cercherò di essere il più
semplice e chiaro possibile>>. Poi ha cominciato ad elencare le cose
fatte o almeno tentate fino ad oggi, da parte dell’Associazione, sottolineando
i progetti rimasti provvisoriamente insoluti, e quelli su cui insistere, ed ha
ribadito l’importanza di fare rete con altre associazioni simili ad
“Oltretutto”, seguendo sempre la strada del perseguire gli scopi alleandosi ad
altri. Infine, come ciliegia sulla torta, ha evidenziato il suo entusiasmo per
aver trovato una persona gentile che lo ha aiutato a partecipare al bando
Comunale per far avere ad “Oltretutto” una donazione a fondo perduto, indicando
Monica e presentandola agli altri come nuova preziosa acquisizione tra i soci.
Si è dichiarato ottimista circa il sostegno da parte dell’Amministrazione
Comunale, ed ha dichiarato alla fine di non poter comunque ricevere notizie
certe prima del mese a seguire. Gli altri, una quindicina in tutto, hanno
sorriso osservando Monica, e lei ha segnato qualcosa sul suo taccuino, anche
per nascondersi leggermente a quegli sguardi. A seguito sono intervenuti due o
tre soci parlando di cose più tecniche e sollevando problemi che sono sembrati
al momento insolvibili, e dopo un’oretta di scambio delle varie opinioni, Mauro
Anselmi ha dichiarato che la riunione mensile si poteva dichiarare terminata,
se non c’erano altre domande da porre. Una signora, la stessa che inizialmente
aveva presentato a tutti l’ordine del giorno, ha con rapidità fatto un sunto
scritto della riunione, e del foglio su cui erano annotati i vari punti ha
fatto subito le fotocopie distribuendole ai presenti.
Monica si è
alzata dalla sua poltroncina, ha messo via le sue cose, è tornata ad indossare
la giacca, ed un paio di persone le sono andate vicino per stringerle la mano e
fare le loro cortesi presentazioni. Quindi lei si è avviata all’uscita,
trattenendosi leggermente nell’attesa che Mauro Anselmi le facesse un qualche
cenno di saluto, e nel momento in cui lui ha notato le sue intenzioni, le si è
subito avvicinato, sorridendole e tornando ad abbracciarla, come per una
definitiva accoglienza nella sua Associazione. <<Tutto molto
bene>>, ha detto Monica riferendosi alla riunione; <<Appena avrò
delle notizie sicure sulle aggiudicazioni del bando di gara a cui hai
partecipato ti chiamerò per dirti il risultato>>, gli ha fatto presente.
Lui ha ringraziato a lungo per questi dettagli, ma le ha anche spiegato che uno
di quei giorni a seguire le avrebbe inviato un messaggio in modo da fissare un
appuntamento per chiarire alcune cose di una certa importanza, secondo lui, per
la vita dell’Associazione. Poi sono tornati a salutarsi e lei è uscita da sola
dal Circolo Culturale, incamminandosi verso la sua automobile parcheggiata poco
distante.
<<Devo proprio
dire che è rispettato e stimato, questo Mauro>>, ha pensato Monica
allontanandosi in macchina da quel quartiere. <<Già dalla volta scorsa
però ho avuto l’impressione che nella sua vita ci fosse già una donna, forse
una moglie, oppure soltanto una fidanzata; ma questo in fondo non ha troppa
importanza, visto che il mio intento non è certo quello di sottrarlo ai suoi
precedenti affetti. Sarà sufficiente frequentarlo un po’, usando l'ottima scusa
dell’associazione, visto che il resto, in ogni caso, non è quasi di alcun
interesse per me>>. Poi ha sorriso guardandosi un attimo nello
specchietto retrovisore una volta ferma ad un semaforo rosso, e subito si è
sentita piuttosto soddisfatta, di ottimo umore, a posto con i propri programmi.
Bruno Magnolfi
Nessun commento:
Posta un commento