giovedì 10 luglio 2025

Modi affascinanti.


            <<Caro Diario, oggi, per la prima volta, mi sono resa conto, senza che l’avessi mai riflettuto in precedenza, che dentro di me vive una ragazza rivoluzionaria. Sarà anche per il fatto che mio padre e mio zio incarnano una visione molto maschile del mondo, e considerando le loro attività (uno, è il commercialista del nostro paese, e l’altro svolge addirittura il ruolo di Sindaco), probabilmente non potrebbe essere altro che così, visto che loro conoscono tutti gli abitanti del luogo, e da tutti sono tenuti in gran conto, ma all’improvviso sento di provare una volontà di riscatto femminile, nonostante abbia solo sedici anni. La mia amica Laura dice che sono fuori di testa, che non sarà mai possibile cambiare lo stato delle cose, e che se credo di poter mettermi contro l’andamento corrente delle cose, sarò destinata ad un futuro composto soltanto da dispiaceri. Io le ho sorriso quando lei ha tirato fuori questo argomento, e le ho fatto subito presente che anche mio cugino Marco (figlio del Sindaco), ha un atteggiamento di indubbia superiorità nei miei confronti, qualcosa che inizialmente pensavo fosse soltanto dovuto al fatto che lui ha un’età, anche se di poco, superiore alla mia, ma che ripensandoci meglio mi ha fatto rendere conto che è soltanto per via del fatto che lui è un maschio, ed io no. Eppoi c’è anche un’altra ragione: è arrivato in paese (credo da poco) un ragazzo di colore a mio parere bellissimo, di cui naturalmente tutti parlano male, tirando fuori i soliti triti argomenti (ruba il lavoro ai ragazzi del posto, spianerà presto la strada ad altri africani, importerà usi e costumi a noi del tutto estranei, ecc.), ed improvvisamente io ho visto in lui semplicemente la persona dei miei sogni. I suoi modi sono gentili, attenti, giudiziosi, ed anche se non gli ho mai parlato, ho notato già diverse cose standogli di fronte ieri pomeriggio ai tavoli della biblioteca pubblica.  

            Niocke, mi hanno detto si chiama; e se soltanto diventassi sua amica, e mi facessi vedere in giro in paese insieme ad un ragazzo del genere, sono sicura che chiunque avrebbe da dire che mi sto mettendo su una strada sbagliata. Per questo mi sento rivoluzionaria, perché non ho alcuna voglia di assoggettarmi ai giudizi della gente di questa borgata, e se sarò capace di incontrarlo di nuovo e magari di parlare con lui, sono sicura che non mi porrò alcun problema nel trattarlo come qualsiasi altro ragazzo. Essendo la mia famiglia molto in vista nel nostro piccolo paese, va da sé che la presenza costante di mio padre e mio zio nei discorsi di tutti (anche riferiti a me, certe volte), alla lunga divenga asfissiante, ed io nel prossimo futuro sento tutta la necessità di affermare una personalità tutta mia. Non che desideri usare un immigrato per tirare fuori ciò che coltivo forse da sempre dentro di me, ma se scoprissi che questo ragazzo è esattamente come me lo sono immaginata, non avrò alcun problema nel mostrarmi in contrasto con l’opinione di tutti. Per questo ho deciso che tornerò presto nella nostra biblioteca, proprio per cercare l’occasione propizia per parlare con Niocke, sempre che lui frequenti ancora quel luogo; per capire quello che pensa, che cosa ha in mente di fare, come si pone nei confronti degli abitanti di questa cittadina tanto provinciale. Ancora non ne ho parlato con la mia amica Laura, e credo che non lo farò, proprio per non sentirmi dire ciò che già immagino.

            Così, uno di questi pomeriggi, tanto identici uno all’altro, andrò in biblioteca, e magari chiederò all’impiegata se sa dirmi in quali giorni Niocke si reca in quelle sale. Ho visto che lui si faceva impartire delle lezioni di scrittura da quel Toni Boi che tutti qui dicono pazzo, ma che sembrava completamente a suo agio nella funzione di insegnante, forse tirando fuori con una persona giunta da poco, delle attitudini che nessuno ha mai riconosciuto in lui. Caro Diario, mi è piaciuto molto questo connubio tra loro due, forse perché del tutto inedito, e cercando di ascoltare quello che loro si dicevano, ho capito rapidamente che il desiderio più forte di Niocke è soltanto quello di imparare a leggere correttamente la lingua italiana, così da poter scorrere e interpretare i testi, e in seguito forse studiare qualcosa di cui è interessato. Mi pare un programma perfetto per uno come lui, e devo proprio dire che se fossi nelle sue condizioni farei esattamente la medesima cosa: trovare qualcuno in grado di traghettare la propria curiosità e i propri desideri verso orizzonti più alti di quelli a cui vengono normalmente destinati i migranti. Dare ali ai propri pensieri, impegnarsi nel dimostrare di essere qualcosa di diverso da quello che tutti possono e vogliono sempre pensare di una persona di colore. Con queste premesse, credo che avrò prima o dopo degli scontri sicuri in famiglia e soprattutto con mio cugino, ma questo non ha per me alcuna importanza: adesso è come se fosse arrivato il momento di dire a tutti il mio sincero parere, e quello di confrontarmi con dei modi di essere e di ragionare forse un po’ diversi dai miei, ma anche proprio per questo assolutamente affascinanti>>.

 

            Bruno Magnolfi   

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