giovedì 16 agosto 2012

Distante, decisamente invisibile.


            
            Con una lenta e lunga parabola, il proiettile d’artiglieria aveva sfiorato dapprima alcune tra le case più vicine alle colline, per poi andare a scoppiare in un cortiletto polveroso senza alcun significato, circondato da abitazioni ormai quasi deserte, provocando soltanto una piccola voragine subito accanto ad un albero ormai rinsecchito. Dalle alture intorno alla città, grondanti sudore per via degli elmetti e dei giubbotti antiproiettile in dotazione all’esercito, soldati in uniforme e assetto da guerra, solerti nei loro compiti, con il semplice ordine di sparare un colpo ogni dieci minuti circa, giusto per tenere sotto pressione i rivoltosi del luogo e dare l’impressione di tenere sotto scacco tutto quel territorio, osservavano coi loro mezzi ottici di puntamento tutto ciò che pareva muoversi lungo quel quartiere....

Questo racconto non è più fruibile su questo blog in quanto sotto contratto con Lillibook Edizioni.
           
            Bruno Magnolfi

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