Con
una lenta e lunga parabola, il proiettile d’artiglieria aveva sfiorato dapprima
alcune tra le case più vicine alle colline, per poi andare a scoppiare in un
cortiletto polveroso senza alcun significato, circondato da abitazioni ormai
quasi deserte, provocando soltanto una piccola voragine subito accanto ad un
albero ormai rinsecchito. Dalle alture intorno alla città, grondanti sudore per
via degli elmetti e dei giubbotti antiproiettile in dotazione all’esercito,
soldati in uniforme e assetto da guerra, solerti nei loro compiti, con il
semplice ordine di sparare un colpo ogni dieci minuti circa, giusto per tenere
sotto pressione i rivoltosi del luogo e dare l’impressione di tenere sotto
scacco tutto quel territorio, osservavano coi loro mezzi ottici di puntamento tutto
ciò che pareva muoversi lungo quel quartiere....
Questo racconto non è più fruibile su questo blog in quanto sotto contratto con Lillibook Edizioni.
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Bruno
Magnolfi
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