Certi
giorni il signor Guidi pareva triste. Si recava al circolino come ogni
pomeriggio, ma invece di sistemarsi alle spalle di qualcuno che giocava al
tresette, come in genere aveva sempre fatto, perché gli piaceva quel gioco di
carte e ne conosceva bene le regole, anche se lui probabilmente mai si era
lasciato convincere a fare anche soltanto una mano in prima persona, quelle
volte, invece di starsene lì ad osservare gli altri che mettevano a punto le
loro strategie, si piazzava da solo in un angolo, senza dar retta a nessuno....
Questo racconto non è più fruibile su questo blog in quanto sotto contratto con Lillibook Edizioni.
Bruno
Magnolfi
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