Nel parcheggio dello stadio di
calcio, dove ogni notte svolgo il mio lavoro di sorvegliante notturno, è
riapparso oggi lo stesso furgone per le riprese televisive che avevo già notato
qualche tempo fa. Che io sappia non si dovrebbe tenere nei prossimi giorni nessuna
partita che ne possa giustificare la presenza anticipata, così ho fatto un
controllo: sono sceso dalla mia macchina ed ho osservato tutto molto
attentamente. Non è di nuovissima fabbricazione, però le gomme sono buone, e
come le altre volte sembra parcheggiato e chiuso con grande attenzione. Non ci
sono cavi elettrici che lo collegano al corpo dello stadio, e niente fa pensare
che all'interno ci siano davvero delle attrezzature televisive, a parte una
vecchia parabola satellitare pieghevole piazzata in bella mostra sopra il
cassone, e naturalmente la scritta sopra la fiancata: “RS television”.
Ho fatto la solita segnalazione
inviando un messaggio tramite il cellulare al numero che mi è stato indicato, ma
come le altre volte non è successo un bel niente. Non penso ci sia qualcosa di
sospetto sotto a questa faccenda, comunque non riesco a spiegarmi il motivo per
cui questo mezzo venga piazzato costantemente da queste parti durante giornate
in cui non si svolgono manifestazioni sportive. In ogni caso non sono fatti
miei, e non è certo il mio lavoro quello di andare oltre le segnalazioni che
invio al numero che mi è stato fornito.
Piuttosto, sto continuando
intensamente a pensare quale sia la maniera migliore per uscire di scena da
questo grande buco nero in cui sono caduto. Resta il fatto che non sia
tranquillo per nulla del lavoro che faccio, e che i miei capi sicuramente
portino avanti dei traffici come minimo loschi sotto al mio naso. Anzi, il
disturbo più grosso è proprio quello dato dal fatto che, molto probabilmente,
io venga utilizzato, nella mia più completa inconsapevolezza, per tenere
proprio sotto controllo una zona per certi versi importante per loro,
probabilmente da annoverare nell’ambito della droga, e che non ci sia realmente
nessun vero interesse in termini di sicurezza sociale per pagare una persona
che tenga sott’occhio di notte un piazzale d’asfalto, come invece avevo pensato
in un primo momento.
I soldi mi arrivano regolarmente sul
conto bancario, e gli unici rapporti che continuo ad avere con quelle persone
che peraltro non ho neppure mai visto, sono dati da un numero di telefono a cui
spedisco i messaggi contenenti le segnalazioni che accerto; numero che una
volta ogni qualche settimana viene sostituito da un altro, senza che ne
comprenda il motivo. Per questo non posso permettermi di frequentare una donna,
un amico, o un qualsiasi conoscente. Vorrei tanto parlarne a qualcuno della
situazione in cui mi sono venuto a trovare, ma è facile pensare che se aprissi
bocca su questo argomento, mi metterei in una situazione veramente spiacevole.
Così vado avanti, certe volte anche
senza pensare davvero qualcosa, proprio per provare a digerire un po’ meglio tutta
questa situazione imbrogliata. Resta il fatto che sono particolarmente
sensibile ad ogni variazione di schema, proprio perché è forse da lì, da
qualche novità, che può arrivarmi una possibile soluzione. Perciò continuo a
guardare questo studio mobile televisivo; anche se finora non mi è servito
assolutamente ad un semplice niente.
Bruno Magnolfi
Nessun commento:
Posta un commento