Con
voce appena sussurrata lei gli comunica adesso che è stanca, anzi, che è assolutamente
stufa di quel rapporto inconcludente, inutile, sterile, senza futuro. Soltanto
la settimana precedente loro due si sono incontrati in un alberghetto fuori
mano con ben altre aspettative, specialmente da parte di lei, che si è quasi mostrata,
come dire, innamorata pazza. “Puoi fare quello che vuoi con me”, gli ha confessato
in quell’occasione; “mi troverai sempre dalla tua parte, pur ancora in un
angolo, nascosta, attenta come sempre a non svelare mai la mia segreta presenza
nella tua vita”. Ormai la loro relazione effettivamente prosegue da diversi anni
ad andare avanti, tanto da aver mostrato in qualche occasione dei momenti di normale
stanchezza, segni forse di manifesta abitudine, anche se ogni volta le cose in
breve si sono sempre rivelate capaci di nuovo futuro.
Durante
il tardo pomeriggio di uno dei mesi precedenti, si sono dati appuntamento in un
caffè del centro normalmente poco frequentato, e lei si è mostrata contenta, quasi
radiosa, mentre è rimasta seduta al tavolino, tanto che ad un certo punto ha persino
tirato fuori dalla sua borsetta un regalo per lui, un piccolo libro dalla
copertina rigida, cosa che lui inizialmente ha molto apprezzato, nonostante
riportasse sulla prima pagina una frase poetica scritta a penna da lei
riguardante il loro rapporto. Quando si sono separati naturalmente lui ha
subito gettato in un cestino dei rifiuti quel libro scottante, riproponendosi
comunque di acquistarne al più presto una nuova copia, in modo da iniziarne la
lettura quanto prima. Ma alla lunga si è purtroppo dimenticato sia dell’autore che
del titolo, perciò in seguito ha sempre dovuto usare frasi e parole estremamente
vaghe nel descriverne il contenuto, di fronte alla insidiosa insistenza di lei per
conoscerne il suo parere.
L’anno
passato, al contrario, durante una breve passeggiata, loro due si sono fermati
per curiosità presso una piccola libreria, ed hanno acquistato un sottile
volume di poesie che si sono riproposti di leggere insieme qua e là ogni volta
che si fossero visti. Anche in questo caso le cose alla lunga si sono mostrate
noiose, anche se nessuno dei due ha fatto mai sospettare l’altro di provare, durante
quella semplice attività in cui hanno finto di impegnarsi, persino un piccolo
fastidio. Si sono conosciuti per caso, come sempre succede, in una pausa di
lavoro nel corridoio aperto al pubblico degli uffici in cui lei svolge la sua
attività. Si sono dati appuntamento per un caffè in un locale lì vicino, con la
scusa di farsi spiegare meglio alcune pratiche di cui lui ha mostrato un vivo interesse,
ed in seguito hanno preso a vedersi regolarmente. Lui si è sposato, dopo un
lungo rapporto, dieci anni prima, ma con sua moglie le cose non sono mai andate
bene, anche se neppure così male da decidere di affrontare un divorzio.
Lei
ha vissuto durante il passato diverse relazioni con uomini vari, ma nessuna di
queste ha mai resistito più a lungo di quanto avrebbe voluto. In fondo però adesso
le va bene così: non sente la necessità di legarsi più di tanto ad una persona,
e vedersi clandestinamente con lui soltanto quando ne ha voglia, le pare un
compromesso del tutto accettabile. Agli inizi il loro rapporto è stato quasi
uno scherzo, una maniera come un’altra di provare un forte interesse per lasciar
trascorrere meglio ogni giornata. Poi le cose dopo si sono fatte più intime,
più intense, e la loro conoscenza reciproca molto più approfondita. Il proprio
carattere però non è mai stato molto accomodante, ma in tutto questo tempo da
quando lo frequenta le cose sotto questo profilo sono filate via lisce. Però
adesso ne ha piene le tasche. Non sa neppure lei comprenderne bene il motivo, in
ogni caso sa che è così e che non può andare più avanti la loro storia. “Forse
è l’età che sento avanzare”, vorrebbe quasi dirgli. “Forse la noia di
affrontare sempre le solite cose”. Comunque è in questo modo, pensa in questo preciso
momento; soprattutto perché non posso certo essere diversa da come sono fatta;
e poi anche in considerazione del semplice fatto che non ci vuole neanche molto
per cambiare qualcosa di ciò che non va bene. In seguito, forse, avrò persino
il tempo di pentirmene.
Bruno
Magnolfi
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