<<Corradino è il
solito debole che si nasconde per non guardare la realtà>>, dicono adesso
i parenti di lui e di Angelica a proposito del loro comune cugino e
della sua malattia tenuta per propria volontà quasi nel più completo segreto.
Lei non ribatte, è perplessa, resta in silenzio davanti a queste affermazioni,
perché comprende bene che quanto viene
sostenuto in questo momento dai suoi parenti, durante il passato si è
dimostrato senza dubbio vicino alla verità, anche se per cose molto differenti da quelle di adesso; ma è anche
cosciente, in ogni caso, di come negli ultimi tempi lei abbia maturato
l’intento di non schierarsi mai più in maniera indiscriminata dalla parte della
famiglia, come forse era quasi abitudine per tutti i parenti fino a qualche
tempo più addietro, - tutti contro Corrado - sviluppando ultimamente il parere che
lui in qualche maniera abbia sempre conservato almeno ai suoi occhi e per la maggior parte degli anni trascorsi, delle idee personali, un proprio stile, una personalità
definita, delle caratteristiche individuali insomma, che ripensandoci
sopra appaiono adesso in una luce migliore, tanto che alla fine facilmente si scopre, con un semplice
e leggero sforzo della memoria, che Corradino
in ogni caso non si è mai abbassato a chiedere ai suoi parenti di essere
compatito, oppure semplicemente tollerato, e non abbia neppure preteso un
qualche aiuto morale da parte loro, al punto di mettersi addirittura da una
parte, nel tentativo di evitare agli altri troppi disturbi. Ogni sostegno che a
suo cugino possa giungere in un momento così difficile per le sue giornate,
riflette lei di fronte ai suoi parenti che si sono riuniti dopo tanto tempo a
casa sua, sa che da lui è naturalmente accettato volentieri e con gratitudine,
anche se, proprio secondo i suoi modi di sempre, dimostra pure con la stessa
chiarezza di non avere intenzione di chiedere in prima persona alcun appoggio. <<Sono cambiate le cose>>, dice
lei agli altri cugini, ben sapendo di non riuscire certo a convincerli solo con
un'affermazione del genere, ma facendo così soltanto per mostrare adesso la
variazione di fondo del proprio punto di vista.
Poi tutti sembrano ora
ostentare la ferma volontà di parlare con leggerezza di altre cose, e anche di
ridere per delle sciocchezze che imperterriti proseguono a raccontarsi mentre
fumano delle sigarette e danno fondo ad una bottiglia di vino bianco, come se
non si fossero riuniti espressamente per prendere anche delle decisioni importanti
per quanto riguarda le cose di tutti loro, nella strenua dimostrazione di
essere forse ancora una vera famiglia unita e solidale, nonostante che la loro
superficialità nei confronti di Corrado, appaia adesso del tutto contrastante
ed intollerabile, al punto che Angelica, rimasta da sola a sostenere le tesi
del suo cugino più in avanti di tutti con gli anni, la
smette senz’altro di sostenere le proprie idee,
manifestando la volontà di non dire più nulla a difesa di lui, che peraltro non
è neanche stato invitato a questa riunione. Gli altri invece attendono da
Angelica quasi una spiegazione ulteriore, persino una parola definitiva, e
vorrebbero forse convincerla che in fondo non c’è stato mai niente di buono
nelle cose che ha portato avanti da sempre Corrado, ma lei non vuole dare a
nessuno una soddisfazione del genere, e tra i suoi pensieri si staglia poco
alla volta la possibilità che tutto quanto debba essere rinviabile ad un
momento più adatto. C’è un compratore, per quanto riguarda la vecchia casa dei
nonni rimasta proprietà di tutta la famiglia, ma ciò non significa che non se
ne possa trovare anche un altro, magari fra qualche tempo.
Certo, a lei piacerebbe
in questo momento poter ancora parlare nostalgicamente, come molte altre volte,
dei bei tempi andati, di quando erano tutti ragazzi ed andavano in quel bel
cascinale di famiglia circondato dal verde, ma oggi sicuramente non è la
giornata adatta per tirar fuori cose del genere, ed è meglio lasciare tutto in
sospeso, senza neppure mettere in mezzo i ricordi. E’ vero, Corrado non c’era
mai quando si ritrovavano tutti assieme nella casa dei nonni, ma questo non
significa che adesso sia diventato soltanto uno da spedire fuori dai piedi,
persino estromesso dalla sua parte di eredità, per essere poi lasciato da solo
ad affrontare i propri problemi. <<No>>, dice lei sottovoce ad un
tratto. <<Non ci sto questa volta>>. E i suoi cugini adesso la
guardano senza il coraggio di ribattere niente, convinti anche loro che
qualcosa stavolta sia cambiato davvero.
Bruno Magnolfi
Nessun commento:
Posta un commento