Si alza
lentamente dalla propria scrivania, Lorenza, senza sapere bene neppure che cosa
abbia desiderio di fare. In questo momento regna la calma tra gli impiegati,
non c’è nessun utente dentro l’Ufficio Postale, e Laura dietro allo sportello
sta mettendo in ordine semplicemente qualche modulo, oppure sposta qualche
foglio di carta, nell’attesa che giunga almeno un cliente. Si accosta a lei,
Lorenza, forse soltanto per farle un sorriso, o per mostrarle la propria
amicizia, magari una certa vicinanza, anche se non c’è un vero motivo per
farlo, e senza sapere bene neppure se parlarle davvero di qualche argomento,
oppure no. Vorrebbe forse spiegarle quanto sia evidente il cambiamento che sta
senz’altro avvenendo in lei negli ultimi tempi: quella improvvisa sicurezza di
sé, quel suo sorriso sempre radioso, quei gesti misurati eppure completi. Ma le
rimane estremamente difficile trovare le parole adatte a dire cose del genere,
e poi le è chiaro che la sensibilità capace di registrare certe variazioni in
una persona, può essere facilmente fraintesa con mille altre espressioni più
negative di ciò che si vorrebbe. Decide di non dirle niente, alla fine,
limitandosi ad osservare quei fogli impilati sopra il bancone, come se soltanto
gli oggetti cartacei, le buste, i moduli, le ricevute, dentro a quel loro
ufficio, avessero un senso preciso, una decisiva importanza. Peraltro, da
quando sono stati destinati i due nuovi impiegati al rinforzo del personale di
Calci, il lavoro per tutti quanti si è fatto decisamente più leggero, senza
ancora quegli affanni di qualche tempo addietro. <<Sto bene>>, le
dice invece Laura all’improvviso, notando vicino a sé quella presenza, e
sorprendendo la collega con la propria naturale perspicacia. <<Questo
periodo per me si può dire sia quasi una rinascita>>, le fa sottovoce,
<<e mi trovo ad essere costantemente piena di entusiasmo>>.
Lorenza
sorride, la guarda senza riuscire a pronunciare alcuna parola adatta, però è
contenta di quello che le sta dicendo Laura, ed è esattamente quello che forse
desiderava sentirsi dire. Certo, tutti si sono accorti della relazione nata tra
lei ed Alberto, ma loro non sono più dei ragazzi, e non può essere soltanto
quello il motivo del suo profondo cambiamento in corso, anche se forse è stata
davvero la spinta necessaria. <<Sono più sicura di me>>, prosegue
Laura senza neppure spostarsi da dove si trova, <<ed è una sensazione
meravigliosa, anche soltanto sapere all’improvviso che cosa si desidera
davvero, e che cosa invece si vuole lasciar perdere>>. Lorenza la guarda,
e vorrebbe quasi porle qualche domanda, sapere di più, ma le parole di Laura
sono spiazzanti, non lasciano campo a nessuna ulteriore curiosità, così riesce
soltanto a dirle, con voce bassa: <<sono contenta per te, mi pare davvero
che tutto ti vada per il verso giusto>>. Poi si muove verso l’ufficio
della Direttrice, magari per chiederle se ci sono delle novità, ma poi ci
ripensa e torna a sedersi alla sua scrivania. Alberto, in questo stesso
momento, è in giro con il ciclomotore, impegnato a consegnare la posta, e forse
prova dentro di sé un po’ di dispiacere per non trascorrere più come prima
tutto il suo orario di lavoro dentro l’ufficio dove si trova anche Laura, ma di
controparte si sente molto bene all’aria aperta, più libero di guardarsi
attorno e di respirare la tranquillità del paese.
Lorenza
probabilmente desiderava sapere qualcosa sul suo futuro, venire a conoscenza di
qualche decisione importante da parte di Laura, però non si sente nella
condizione di chiedere sfacciatamente delle cose del genere. Sicuramente anche
i genitori di questa sua collega saranno in apprensione per i cambiamenti
repentini che lei sta mettendo in atto, però alla fine sono dettagli personali
su cui non è lecito fare delle domande, magari esibendo una certa falsa
indifferenza. Ha notato però che Alberto, al mattino, prima di partire con il
suo ciclomotore sempre carico di posta da consegnare, si ferma inderogabilmente
qualche minuto da lei, e in un paio di occasioni sono addirittura arrivati
assieme in ufficio, dando segno di aver trascorso probabilmente la notte nel
nuovo appartamento che lui ha preso in affitto in paese. Nei mesi scorsi le
pareva che quei due non fossero destinati ad avere una storia, diversi di
carattere come appaiono a tutti, ma in questo campo sbagliarsi è del tutto
normale. Adesso Lorenza si chiede persino quale mai sarà stata la scintilla che
ha fatto scaturire quel rogo tra i due, e forse secondo lei è anche lecito
considerare per quanto tempo possa mai avere un vero seguito quel loro
innamoramento, considerato che Laura sembra notevolmente attratta da questo
corso di teatro di cui ha parlato con chiunque, e che pare stia seguendo con
grande passione e dedizione. Probabilmente giungeranno addirittura delle
improvvise novità tra non molto, immagina lei adesso; o forse le loro decisioni
saranno tali che in poco tempo non si troverà più niente di cui stupirsi, e
quella tra loro due sarà un’altra coppia stabile come altre che si sono formate
in questo piccolo paese di provincia. E tra le due soluzioni, forse l’augurio
più giusto da fare è quello che ambedue siano capaci di mettere in pratica la
scelta migliore.
Bruno
Magnolfi
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