<<Se
ci guardiamo attorno ad osservare le cose utilizzando ogni volta il medesimo
punto di vista, probabilmente tutto ci apparirà monotono, identico, senza
cambiamenti; ma se invece qualche volta ci spostiamo nello scrutare la visione
della realtà, preoccupandoci di variare l’ottica, l’angolazione, la sensibilità
percettiva con cui ci lasciamo cogliere da ciò che ci circonda e che giunge
fino ai nostri occhi, ecco che le immagini saranno sicuramente di altro tipo,
diverse, maggiormente dettagliate, molto più interessanti e ricche di
particolari>>. Questo ha iniziato a pensare Marco da qualche tempo, anche
se in parecchi casi si sta dimostrando difficile, per quanto lo riguarda,
adottare davvero questo semplice principio. Su suo fratello Federico, comunque,
non ha mai cercato di avere un’influenza di alcun genere, anzi, lo ha
praticamente ignorato per anni, immaginando che spinto da un moto del tutto
naturale, prima o dopo, lui avrebbe in qualche modo seguito le sue orme, almeno
su certi argomenti. Improvvisamente, si trova invece a rendersi conto di come
le idee di suo fratello abbiano preso una strada del tutto differente dalla
sua. Anche se i rapporti tra loro non sono mai stati per niente solidali, e in
special modo negli ultimi tempi, questo non significa che un fratello maggiore
non si preoccupi talvolta del più piccolo, riflettendo accuratamente anche su
quello che eventualmente può passargli per la testa. Se fosse nei suoi panni, e
se davvero come sembra l'unico ostacolo nei confronti di una ragazza che gli
piace si rivelasse la propria frequentazione di un Circolo di Destra, così come
sembra, lui lascerebbe immediatamente da parte la politica. Ma essendo Federico
orgoglioso delle proprie cose, questo non succederà, riflette ancora Marco, e
per giunta perderà poco per volta anche la stima di parecchie persone attorno a
sé. Questo è ciò che pensa.
Adesso, però, fargli mutare punto
di vista, fargli comprendere come quella Destra sia soltanto una sua ripicca
per chissà che cosa, fargli capire come non abbia alcun senso, per un semplice ragazzo
di liceo proprio come lui, accettare delle idee così sballate, è un percorso
assolutamente complicato. Inutile scendere sul suo terreno, tentare di
spiegargli quali significati nasconda l'appartenenza o la simpatia per una
fazione del genere; Federico non ascolta nessuno quando gli si vuole far
cambiare un'opinione. Marco ne è certo, l'unico modo che gli viene in mente è
quello di non dare alcuna importanza alle sue scelte, pur assurde e sbagliate
che si dimostrino. Però non trova una maniera differente per far giungere a suo
fratello quel pungolo necessario per pensare bene a ciò che sta facendo. La
cosa migliore probabilmente sarebbe che quella ragazza, che a Federico
interessa tanto frequentare, lo facesse ragionare in modo serio, chiarendogli
con attenzione quei punti che in lui sono offuscati dal bisogno di porsi
costantemente in contrasto con chiunque, liberandolo da questa presa di
posizione che sembra talvolta ricercata da lui soltanto per dispetto, quasi per
dimostrarsi differente a tutti. <<Se soltanto potessi parlare, almeno per
una volta, con questa ragazza>>, riflette adesso Marco, meditando a fondo
sul problema principale.
Si sfiorano quasi, quando sono in
casa, i due fratelli, eppure la distanza che si è creata poco per volta tra
loro due è tale che sembra quasi non abbiano alcun collegamento. <<Come
va con gli estremisti di Destra?>>, gli ha chiesto provocatoriamente
Marco qualche giorno addietro. Ma Federico non ha dato alcuna risposta,
evitando anche di commentare quelle parole. Eppure, era stato proprio lui a
chiedere all’improvviso al suo fratello maggiore se una diversa visione
ideologica del mondo potesse determinare una frattura nella conoscenza tra un
ragazzo e una ragazza. <<Certo>>, aveva risposto Marco; <<Non
è un gioco stare dietro a certi gruppi che hanno nella mente soltanto le varie
differenze tra tutte le persone, e cercano sempre di sottolineare
l’appartenenza geografica di ognuno. Eppoi c’è la violenza, con la quale
riescono sempre ad esprimere questi loro ideali, e poi il bisogno costante che
evidenziano, quello di avere dei nemici da combattere, degli avversari ai quali
affibbiare ogni colpa possibile, dei loro estranei, così dicono, di cui al più
presto liberarsi>>. Federico non aveva detto niente, anzi era uscito
dalla stanza come per mostrare indifferenza a quelle parole forti. Però Marco
aveva compreso subito il dilemma in cui si stava dibattendo suo fratello, anche
se non avrebbe mai concesso a lui la soddisfazione di confermargli le parole
che aveva ascoltato.
Non è semplice spiegare il concetto
di delirio a chi sta delirando, specialmente se il carattere di quel soggetto
sembra fatto apposta per non accettare mai alcuna lezione, e lo stesso poi si
rivolta, mostrando sempre l’orgoglio di chi vuole esporre prima di tutto la
propria personalità. Difficile attaccare un osso duro del genere, anche se
Marco adesso è quasi sicuro che basterebbe un semplice cambio di prospettiva
per Federico, per riuscire a fargli riconoscere tutto ciò che di sbagliato si sta
ammucchiando nei suoi comportamenti e nelle sue idee.
Bruno Magnolfi
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