domenica 24 maggio 2015

Evidenti aspirazioni.

            

Sono quasi venti anni che proseguo a fare esercizio in questa mia disciplina. Non perché abbia in mente qualcosa di preciso per i prossimi tempi o per chissà quando, ma per non farmi trovare impreparato nel caso mi si chiedesse di esprimere quello che a volte reputo, probabilmente con un briciolo di esagerazione, il mio talento in questo campo. Forse per me allenarmi è diventata addirittura un'attività che somiglia molto ad una semplice abitudine, però non riesco ad esimermi dal praticarla quasi ogni giorno, e  dal cercare in essa soluzioni che non siano soltanto una serie di ordinari rudimenti. Sorrido a volte pensando a come alcuni, probabilmente anche tra coloro delle persone che conosco, sarebbero sicuramente pronti a sostenere che tutto questo tempo che io dedico alla mia attività sia sostanzialmente gettato via, ma io penso che forse non sarei neppure come sono se non avessi proseguito a fare pratica per tutto questo tempo, coltivando la necessità di sentirmi costantemente pronto, in grado di affrontare qualsiasi prova con risultati secondo il mio parere più che accettabili.
Quando ho appena finito di allenarmi sento di star bene, di essere in pace con me stesso, e questo mi pare importante. Poi un giorno conosco una ragazza, la invito a casa mia per più di una volta, sto bene insieme a lei, proviamo diverse affinità tra di noi, ed alla fine lei mi chiede cosa io faccia in quella stanza sempre chiusa, quella dedicata a questa mia personale attività. Le spiego che là dentro cerco di dare sfogo alla mia passione, a qualcosa in cui ho sempre creduto, ma che non ho mai espresso in pubblico, forse per timidezza, o per una sorta di personale sottostima, non saprei. Lei mi chiede anche altre cose, ma corre troppo, la sua curiosità vorrebbe andare sicuramente oltre, ma io le taglio subito il discorso: per il momento non mi va di affrontare con lei delle spiegazioni che coinvolgono completamente le mie più segrete intimità.
Proseguo ad allenarmi, sempre da solo, senza mai neppure il sostegno di qualcuno. La mia ragazza da qualche settimana ha iniziato a fare delle allusioni poco divertenti riguardo la mia stanza, circa le mie esercitazioni, il mio comportamento, così ho iniziato a diradare i nostri appuntamenti. Credo che la nostra storia dovrà inevitabilmente arrivare alla fine, non vedo alcuna altra possibilità, visto che non ho nessuna voglia di confidare a lei i motivi per cui coltivo la mia passione, anche ammesso che questa disciplina probabilmente non mi porterà mai da alcuna parte.
Come ogni giorno, porto avanti i soliti esercizi, iniziando da quelli semplici per arrivare fino a quelli più complessi e impegnativi. Non vado tanto male, penso; se mi chiamasse qualcuno in questo momento credo non sfigurerei, anzi, potrei addirittura lasciare di stucco più di una persona. La cosa sostanziale è che il perseguire con impegno questo mio esercitarmi, fa in modo che io mi senta ricco, a mio agio con tutti gli altri, addirittura in certi casi soddisfatto delle mie capacità. Spesso penso che questa, comunque vada, sia esattamente la mia strada, quella che reputo la mia più forte aspirazione.
Osservo gli altri, in tanti casi, e mi pare impossibile che ognuno di loro non abbia qualcosa che tiene in serbo per sé, da qualche parte. Forse un pensiero, un sogno, un piccolo segreto da coltivare. Poi ricomincio con gli esercizi: dovrò smettere una volta o l'altra, e dire a me stesso che non ha avuto senso andare avanti così per tutti questi anni. Salgo sopra un mezzo pubblico, mi siedo, nessuno mi conosce; eppure se qualcuna delle persone presenti mi guardasse con attenzione, seguisse le mie mani, il mio modo di ordire il tempo che scorre, forse potrebbe cominciare a comprendere qualcosa di me, dei miei modi, dei miei interessi, ed in questa maniera potrebbe addirittura giungere a capire cosa sia che io tengo racchiuso dentro me. Poi sorrido: che cosa importa, penso alla fine; ognuno segua pure nel suo interno le proprie aspirazioni.

Bruno Magnolfi


Nessun commento:

Posta un commento