Perche no, non ci sono problemi,
aveva detto in un primo tempo la ragazza a Corrado quando lui le aveva chiesto
di fare qualche giorno di vacanza assieme durante quella lontana estate. Si
conoscevano da poco, lei stava ancora cercando di dare qualche esame
universitario, lui invece aveva appena iniziato a lavorare in una filiale
assicurativa tramite qualche vecchia conoscenza messa in campo da suo padre per
toglierlo dalla strada. Di fatto appena entrato non aveva alcuna competenza in
quell’ambito, e perciò lo avevano piazzato durante quel primo anno ad occuparsi
delle tante fotocopie, e poi anche a smistare i fax che giungevano
continuamente in quegli uffici, in un’epoca ancora senza rete di posta
elettronica. Poi però all’ultimo momento lei si era tirata indietro accampando
qualche scusa, e Corrado c’era rimasto piuttosto male, tanto che aveva provato
ancor più forte quel senso di solitudine che mai sembrava abbandonarlo.
In seguito non aveva neppure più
visto quella ragazza, non si erano proprio neppure cercati loro due, e così lui
si era ritrovato parecchie volte a trascorrere delle serate in un bar vicino
casa, a guardare insieme ad altri la televisione comune nella saletta, o a fare
qualche partita ad un biliardino elettronico. Spesso in seguito aveva
raccontato in giro ai ragazzi di una tizia che lo aveva proprio fregato,
amplificando a dismisura nei suoi discorsi le promesse di un grande futuro insieme
a lei e dando anche maggiore risalto al rapporto che c’era stato tra loro in
precedenza; di fatto gli piaceva a Corrado mettersi nella posizione di chi
veniva improvvisamente trascurato, o di quello che genericamente aveva
sfortuna, o anche di colui che non trovava mai le persone giuste che lo
comprendessero per come lui era veramente.
Qualche amica di tutti che frequentava
il bar rise a gridolini nell’ascoltare le sue storie, fino a quando Corrado
smise quasi del tutto di raccontarle così come le sentiva. Poi si fece viva
casualmente la ragazza iniziale, e gli disse senza mezzi termini che se voleva rimettersi
con lei non ci sarebbero stati troppi problemi. Non durò molto, giusto il tempo
di comprendere che lei non era una persona di cui fidarsi troppo, e che
adducendo la scusa di non avere mai dei soldi in tasca, di fatto si faceva
pagare da Corrado il conto di qualsiasi cosa decidessero di fare. Lui in quel
periodo cercò comunque di avere con lei un vero rapporto sentimentale, tanto da
farle anche dei regali e parlarle svariate volte della sua difficile infanzia, salvo
rendersi conto rapidamente che in questo modo la loro relazione non sarebbe mai
andata da nessuna parte.
Si persero nuovamente di vista
quando qualcuno disse a Corrado che lei stava frequentando a tempo perso anche
qualcun altro, e così lui cambiò giro e non si fece più trovare nei posti dove
erano andati insieme per quasi tutto quel tempo. Fu esattamente in quel periodo
che iniziò a seguire le corse dei cavalli, ed anche a fare delle scommesse su
qualche nome di purosangue di cui sentiva parlar bene nel giro, ma mai delle
grosse cifre, giusto qualche piazzato pagato poco però quasi sicuro. Poi conobbe
Anna, e allora smise con tutte queste attività, ritrovandosi a trascorrere con
lei quasi tutti i momenti che aveva disponibili. Era un futuro vero quello che
voleva costruire, anche se nessuno gli aveva mai chiarito bene come si dovesse
fare.
Bruno Magnolfi