Lui generalmente non pensa niente,
sembra quasi non gli interessi neppure pensare, ed all’interno di quel suo modo
di essere pare certe volte che un’attività di questo genere praticamente non
sia stata prevista. Gira normalmente con le mani in tasca, si guarda attorno
con la sua alta statura che già definisce il tipo, e poi assume l’espressione
di chi come norma non si pone assolutamente dei problemi, ed in nessun caso
andrà mai a cercarsi delle rogne con chi gli sta più vicino. Quando qualcuno lo
chiama per nome lui quasi non si volta, ed è come se avesse continuamente altro
di cui occuparsi, tanto che questo atteggiamento gli ha sempre regalato tra tutti
i suoi compagni di liceo quasi un’aura di rispetto. Eppure è un tipo calmo, parla
a bassa voce, prende tutto con grande tranquillità, ed in certi casi potrebbe sembrare
addirittura un personaggio capace improvvisamente di prestare anche una certa
attenzione ai problemi o alle difficoltà di qualcun altro. Enzo gli dice
qualcuno, ma lui però non parla mai per primo, si limita soltanto a registrare senza
alcuna espressione tutto ciò che gli viene riferito.
A casa della Baronti comunque non si
è minimamente divertito, anche se non lo ha mostrato nei discorsi o nei suoi
comportamenti. Ha osservato quanto era sufficiente i disegni di quella piccola
mostra, e forse con un eccessivo distacco, ma non gli è proprio parso di trovare
niente di interessante su quei cartoncini, se non l’impegno che probabilmente
avevano adoperato Cinzia e Francesco per crearli confezionarli ed esibirli. Al
tempo in cui Francesco gli aveva chiesto se poteva essere suo amico, Enzo gli aveva
risposto subito che per quanto lo riguardava non aveva niente in contrario,
però aveva forse dato scarsa importanza a certe frasi che si erano scambiati, parole
che per l’altro erano risultate invece quasi essenziali. Anche nei confronti di
Cinzia a quella festa si era tenuto generalmente piuttosto distante, però anche
a giudicare dall’esterno quella casa dove lei abita con la sua famiglia appare
a dir poco maestosa, e lui si trova sempre pronto ad apprezzare, pur con un
lieve distacco, la gente piena di soldi.
Adesso registra qualcosa però che
non aveva messo in conto: l’amicizia esclusiva tra Cinzia e Francesco, il loro continuo
frequentarsi che mostra subito con evidenza una grande complicità, qualcosa che
nessuno mai avrebbe immaginato. Già diversi compagni di classe in orario
scolastico sono venuti da lui a chiedergli spiegazioni o a fare battute
ironiche su di loro, ma lui ha finto un completo disinteresse, come sempre peraltro
in presenza di qualsiasi pettegolezzo, mostrando completa assenza di opinione su
argomenti e situazioni a lui completamente estranei. Invece dentro di sé si è ritrovato
per la prima volta a provare un sentimento molto simile all’invidia, qualcosa
che persino adesso lo prende allo stomaco, come un malessere inspiegabile, ed
anche se non ne sa trovare una soluzione almeno per lui accettabile, quasi non
riesce più ad ascoltare i discorsi di Francesco come faceva fino a ieri, nei
brevi momenti in cui gli veniva accanto a dirgli qualcosa di sé. Va via dalla
mia vista, sembra quasi suggerirgli negli ultimi giorni, esci dal mio campo
visivo e cerca di non rivolgermi ulteriormente la parola; e forse l’altro sembra
quasi in qualche modo prenderne atto, anche se forse gli pare impossibile si
possa cambiare così in fretta, senza neppure una qualche spiegazione.
Bruno Magnolfi
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