Oltre le
piccole preoccupazioni di ogni giorno, gli impegni quotidiani a cui ognuno è
chiamato a dare seguito, gli appuntamenti semplici oppure estremamente importanti
che scandiscono le ore, non c’è nient’altro, se non il risultato concreto e
tangibile di quanto ciascun individuo riesce ad ottemperare con il proprio
impegno, con la strenua dedizione, e certe volte anche tramite l’entusiasmo
necessario per portare avanti tutte le cose più o meno ordinarie che si trova
ad affrontare. Questo pensa Sergio quando controlla e organizza la sua agenda
degli impegni, ed al di là del suo normale daffare con il mestiere che si
ritrova a svolgere come venditore su appuntamento di apparati per la sicurezza
domestica, ed anche di alcuni piccoli impianti di allarme antintrusione, non
gli pare che ci sia molto altro a cui concedere il proprio interesse. Il suo
compito principale resta quello di apparire a tutti piuttosto sorridente,
loquace, in grado di decidere come semplificare e migliorare la vita di chi
incontra, e su questa base in seguito fornire delle spiegazioni esaurienti a
chiunque si trovi di fronte, aiutandosi necessariamente con degli accattivanti cataloghi
a colori, composti da carta patinata, di strumenti eccellenti ed efficaci per
ciò a cui sono stati destinati, semplici nell’uso, fedeli agli scopi previsti, in
grado di togliere definitivamente molti dei grattacapi a cui ogni cittadino è costantemente
sottoposto. Non ci sono controindicazioni, tutto quanto funziona esattamente
nella maniera per cui è stato previsto e confezionato, ed è sufficiente
installare correttamente i sensori in dotazione ai vari impianti, che tutto poi
va avanti anche da solo, come se la possibilità di dimenticarsi persino della
presenza di un sistema di allarme in dotazione nel proprio alloggio, fosse una
sorpresa, nel caso in cui se ne riscontrasse una sua improvvisa attivazione.
Sergio
sorride, riempie i moduli di richiesta, mette in contatto i fornitori con gli
utenti, ed infine intasca le percentuali previste, facendole versare
direttamente sul suo conto bancario. Ci sono dei periodi migliori, ed altri in
cui le cose vanno anche maluccio, ma in tutto quanto lui riesce comunque ad
avere una buona rendita e soprattutto a lavorare senza essere sottoposto ad obblighi
e ad orari prefissati. Certe volte si lamenta, dice che desidererebbe proprio
smettere, e poi magari trovarsi un impiego come un normale sottoposto, e
togliersi dalla mente tutte le sue preoccupazioni. <<Ci sono delle
giornate in cui giro come una trottola e non riesco a combinare niente di buono>>,
dice a Renato quando come sempre lo ritrova la sera nell’appartamento che
dividono. <<Sono i momenti peggiori>>, spiega; <<I clienti
potenziali non ti prendono sul serio, ti fanno spiegare tutto quanto fingendo un
certo interesse, e poi finiscono col dirti che “non è il momento”, oppure che
vogliono interpellare qualche amico o qualche parente che se ne intende più di
loro. Puoi sperticarti quanto vuoi, ma non li smuovi, ed alla fine devi
rassegnarti ad andartene con i tuoi cataloghi senza avere in mano neppure una
possibilità ulteriore>>.
Renato
ascolta questi sfoghi, annuisce, comprende l’amarezza che si può provare,
mentre mostra l’espressione di chi solidarizza con l’amico per certe
afflizioni, ma poi in cuor suo si sente subito contento di svolgere al
contrario un lavoro forse un po’ monotono, forse privo di veri stimoli, ma in
cui non giungono mai certe delusioni oppure delle sorprese negative. Adesso poi
che ha preso ad uscire con la sua collega di lavoro per la quale già manifesta
dentro sé stesso un attaccamento che non credeva fino a poco fa neanche
possibile, andare in ufficio per lui è diventato un richiamo a cui per niente
al mondo vorrebbe mai astenersi, persino se le sue condizioni di salute si
facessero precarie. Per lui in breve tempo è diventato fondamentale quell’incrocio
di sguardi con l’impiegata Monica Moroni, quando scende al piano sottostante
dell’edificio comunale; davanti a lei ritrova subito in un attimo ogni fondamentale
motivazione per trovarsi lì, ed anche se lei non si concede troppo, ponendo
avanti le sue normali resistenze di cui hanno già parlato qualche volta, in
ogni caso lui sa perfettamente come tutto questo sia destinato presto a scomparire,
nel giorno vicino in cui potranno finalmente dimostrare a tutti i colleghi di
lavoro che loro due ormai sono una coppia, ed è questo il punto di arrivo che
lui assapora già, tanto lo sente così prossimo. <<Ho iniziato a vedermi
qualche volta con una mia collega>>, confessa alla fine a Sergio, e
subito si sente sollevato.
<<Lei
è molto riservata, non si concede troppo, anche perché ha già un matrimonio fallito
alle sue spalle, ed ovviamente adesso va avanti con i piedi di piombo nel
concedersi ad una nuova relazione. Però io sento che tutto andrà avanti a
gonfie vele insieme a lei, e quando la guardo semplicemente mi sento già felice>>.
Sergio subito solleva qualche ironia, cerca di prenderlo un po’ in giro, prova
a dirgli delle spiritosaggini su questo argomento, ma infine si congratula:
<<Sono contento che tu possa trovare vicino a te delle motivazioni così
importanti. Sono convinto che in seguito si dimostreranno senz’altro quelle
giuste>>.
Bruno
Magnolfi