mercoledì 26 febbraio 2025

Per sé stessa.


            Secondo Caterina, senza che ne abbia mai parlato con nessuno, sembra che suo marito ultimamente scambi sempre meno parole con lei, ed anche se nei confronti dei suoi clienti pare comportarsi del tutto normalmente, e insomma come si è sempre comportato, quando poi giunge la sera, dopo aver chiuso lo studio ed essersi probabilmente fermato in qualche localetto della zona per rilassarsi davanti ad una birra o un aperitivo, rientra a casa quasi senza più alcuna energia, con la faccia imbronciata, lo sguardo basso, senza la voglia appunto di dire più niente. A lei non interessa molto se in questo momento gli affari allo studio vanno piuttosto male e se ci sia da tirare un po’ la cinghia perché i clienti ormai pagano poco e poco volentieri; a lei basterebbe che in casa regnasse una maggiore serenità, e che svanisse una volta per tutte il senso di depressione che invece sembra da qualche tempo non volersene più andare. Aveva quasi pensato di adottare un cagnolino per rallegrare le proprie giornate, ma si è resa conto che la sua presenza si mostrerebbe poco conciliabile con il lavoro allo studio. Aveva anche riflettuto a lungo sulla propria possibilità di cercare un lavoro al di fuori dell’ufficio di suo marito, magari anche solo per qualche pomeriggio, perché in fondo, con l’esperienza maturata in tutti questi anni alla scrivania, le potrebbe risultare neanche troppo difficile trovare qualcosa di adatto alle sue esigenze, ma fino al momento in cui suo marito non deciderà di affrontare l’argomento soldi non desidera essere lei la prima a tirare fuori l’evidenza delle difficoltà.

            Ultimamente Caterina si è vista poco anche con Monica, ed anche se ritenendo d’essere abbastanza al corrente della sua recente simpatia con il suo collega d’ufficio, la decisione di affiancarsi proprio nello stesso momento anche alla associazione di volontariato di quel Mauro Anselmi, già fin dall’inizio non le è parsa molto chiara, tanto più che i suoi impegni adesso si sono fatti in questo modo senz’altro più densi ed impellenti. Ciò che le sfugge soprattutto è la comprensione del tipo di futuro che Monica sta decidendo e progettando per sé stessa, e soprattutto quale sia il motivo fondamentale che la porta da qualche tempo a coltivare certe conoscenze ed amicizie, anche se capisce bene che c’è qualcosa di importante nella sua mente che forse sta mettendo a punto poco per volta. Ha provato più di una volta a chiederle qualcosa in merito, ma ha trovato le sue risposte sempre molto evasive, vaghe, prive di una spiegazione esauriente. Poi, a metà mattina, alza improvvisamente il telefono e la chiama: <<Ciao, Monica>>, le dice subito con il suo tono allegro e incoraggiante. L’altra risponde sottovoce, dice che c’è in giro il capufficio in questo esatto momento, e a lei non piace sul posto di lavoro farsi trovare occupata in conversazioni private. <<Va bene>>, dice Caterina; <<Allora, vedersi al caffè al momento in cui esci dall’ufficio?>>. L’altra sembra soppesare la risposta da darle, ma alla fine dice soltanto: <<D’accordo, alla solita ora>>. Non è molto, pensa subito Caterina abbassando la cornetta, considerato che fino a qualche settimana addietro a Monica non le pareva vero poter scambiare qualche parola con la sua migliore amica, come tante volte l’aveva denominata; però è comunque già qualcosa.    

            Se ci pensa meglio, Caterina, trova tutta la situazione poco comprensibile, e forse addirittura un po’ strampalata: non si è mai sentito dire, o comunque le risulta piuttosto difficile che uno studio di commercialista attraversi un periodo di crisi economica, ad esempio, anche se forse, tra lei e suo marito, c’è stata qualche esagerazione con le spese di casa nell’ultimo paio d’anni, probabilmente alla ricerca della condotta di una vita un po’ troppo al di sopra delle loro reali possibilità. Non le risulta però al momento che il suo signor ragioniere abbia per questo contratto dei debiti o abbia chiesto dei prestiti bancari, anche se all’improvviso le sta prendendo il dubbio di non essere del tutto a conoscenza di tutto quello che suo marito abbia combinato negli ultimi mesi per cercare di raddrizzare i conti familiari e quelli dello studio Carletti. Forse il disagio da lui mostrato negli ultimi tempi deriva proprio da questo, e lei adesso non vorrebbe affatto ritrovarsi di colpo in una difficile e complessa situazione di cui anticipatamente non è riuscita neppure ad avere una pur vaga impressione. Avrebbe voglia di un consiglio su come comportarsi, se ci riflette meglio, ma la sua ritrosia a parlare con estranei dei propri problemi familiari è talmente forte da spingerla, riguardo ad argomenti di questo genere, a chiudersi in sé stessa, ad evitare certe materie di dialogo, almeno per quanto riguarda argomenti di quel genere. Potrebbe accennare qualcosa a Monica, se avesse più coraggio, ma anche questo aspetto al momento le torna del tutto impraticabile: forse in seguito, pensa adesso; al momento in cui magari comprenderà meglio quali intenzioni ci siano in lei, soprattutto per sé stessa.   

 

            Bruno Magnolfi

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