Il telefono
squilla a lungo, prima che qualcuno si degni di rispondere all’apparecchio.
Alla fine, la zia di Monica è quasi sul punto di riagganciare, proprio nel
momento esatto in cui invece sua nipote sta sollevando l’apparecchio. <<È
un pezzo che non ti fai sentire>>, le dice subito con un leggero tono di
rimprovero, dopo i primi convenevoli; <<Forse ti è accaduto qualcosa, o
magari ci sono semplicemente delle novità che non conosco nelle tue giornate;
ma non voglio apparire troppo curiosa, vorrei solo sapere che cosa ti sta
succedendo, se è possibile, o se al contrario sono io che ho anche troppa
immaginazione>>, dice alla fine sorridendo. Monica sorride a sua volta
nell’ascoltare quelle parole, poi minimizza, spiega che ha soltanto avuto alcune
cose di cui occuparsi ultimamente, e che si è iscritta ad una associazione di
volontariato che si interessa di eventi culturali, e che in questo momento perciò
sta aiutando altri volontari ad allestire una piccola mostra di ritratti in una
galleria minore del centro città. <<Ma che interessante>>, dice la
zia; <<Sono proprio contenta che tu abbia iniziato a tirarti fuori da
quella specie di solitudine che sembrava caratterizzare ogni tua giornata;
eppoi, essere passata ad occuparti d’arte e di cultura avrebbe sicuramente reso
felice tuo padre, se fosse stato ancora tra di noi>>. Quindi parlano
d’altro, Monica si informa sullo stato di suo cugino che vive e lavora da tanto
tempo a Sidney, ed alla fine la rassicura dicendo che in un giorno di quella
stessa settimana lei passerà per una breve visita a casa degli zii. Poi
riagganciano.
Nel tardo pomeriggio
ha preso appuntamento per recarsi alla galleria d’arte che ospiterà la mostra dell’associazione
“Oltretutto”, e in questo modo avrà sicuramente anche la possibilità di parlare
dettagliatamente con Mauro, e prendere accordi con lui sul proprio ruolo di
volontaria da svolgere anche nei giorni a seguire, potendo mostrarsi assolutamente
disponibile nel pubblicizzare la mostra che stanno allestendo, ad esempio, e probabilmente
scambiando con lui anche qualche idea creativa che le gira in testa in questi
ultimi tempi. Quindi, forse anche nello stesso retro del magazzino di quei
locali della galleria, oppure all’interno della sua vettura, nel momento in cui
la riaccompagnerà a casa, si farà sicuramente baciare da lui, con tutta la
passione del caso, e Mauro si sentirà certo felice di questa sua disponibilità.
Le piace il ruolo che si è scelta, trova che tutto sia molto semplice e persino
divertente, ed anche se qualcuno potrebbe giudicarla immorale, a lei non
interessa, perché in questo momento la cosa più importante di tutto il resto è
riuscire il più possibile a sentirsi libera, sottratta a qualsiasi relazione definita.
Le va bene vedersi con Renato, lui è gentile e sempre pieno di attenzioni, ma lei
ha deciso che non può essere, quella tra di loro, una relazione esclusiva,
anche se lui certo non immagina minimamente quello che lei sta pensando. La sua
le sembra quasi una maniera per vendicarsi sull’intero genere maschile tramite quello
che sta facendo, una volta tramontato il suo matrimonio così breve e sofferto.
In ogni caso per Monica tutto sembra andare avanti in modo naturale, senza
alcuna forzatura, ed il fatto di guardare gli uomini in questo modo nuovo, la
fa sentire migliore, capace di essere assolutamente sé stessa, e soprattutto sciolta
da qualsiasi obbligo.
Non sente
neppure la voglia di parlarne con qualcuno, di ascoltare altre opinioni in
merito, di confidare quei suoi pensieri pur, agli occhi di molti, così
stravaganti: sa per certo di aver preso delle decisioni a cui non desidera
porre dei limiti, e le sue scelte adesso sembrano rafforzare ogni giorno di più
i propri propositi. Le piace dire ogni tanto a Renato che non può incontrarsi
con lui, che ha molte cose di cui occuparsi, degli impegni improrogabili, alcuni
interessi da mandare avanti, oltre al lavoro, anche se poi non chiarisce mai
quali siano tali impegni; a lei in fondo non interessa minimamente che cosa
possa pensare di un tale comportamento un tipo persino troppo preciso come questo
suo collega d’ufficio. Deve accettare i suoi modi, questo è il punto essenziale,
almeno secondo il proprio parere, e solo in questa maniera lui potrà avere la
possibilità di proseguire a vederla, a cenare con lei, e a dormire a casa sua, almeno
qualche volta. In questa fase è essenziale per lei mostrarsi sempre sfuggente, specialmente
con Renato, determinata a conservare una certa libertà da qualsiasi vincolo
possibile, e tutto questo è quasi certa che lui stia lentamente cominciando a
comprenderlo. Forse sua zia avrebbe molto da obiettare su una tale condotta, ma
Monica è sicura che alla fine anche lei sceglierà di stare dalla sua parte, e
di aiutarla quando ne avrà bisogno, perché a quel punto tutto quanto, una volta
svelato, sarà qualcosa di estremamente importante e meraviglioso. <<Il
punto di arrivo non è lontano>>, pensa lei spesso con spirito positivo: <<Sono
sicura che le cose tra non molto andranno avanti perfettamente, e senza alcun ostacolo>>.
Bruno
Magnolfi
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