<<Io
non so bene come raccontarlo quello che penso; però ho l’impressione che
qualcosa non stia andando come dovrebbe>>, dice di colpo il signor Nesti
a sua moglie mentre è impegnato a sfilarsi di dosso il giaccone al rientro
dalla sua solita passeggiata del mattino, tipica per un uomo ormai pensionato
da diversi anni e senza grandi passioni, proprio come lui. La signora Marisa lo
guarda, interrompendo ciò che sta facendo in quel preciso momento, e per un
attimo si sente sbalordita di fronte a quelle parole, tanto che immagina per un
attimo che gli sia accaduto qualcosa di spiacevole durante il periodo in cui
suo marito è stato fuori, oppure che abbia incontrato qualcuno in grado di
instillare con furbizia nella sua mente dei pensieri così negativi. Va verso di
lui come per aiutarlo ad alleggerirsi del soprabito, ma ancora prima di
toccarlo gli pone una domanda che è come la somma e il riassunto di tutto
quello che le sta transitando dentro la testa: <<Che è successo?>>,
gli fa quasi senza voce, e intanto gli osserva la faccia, gli occhi, l’intera
espressione, come se persino da questi semplici dettagli potesse rapidamente
interpretare qualcosa per aiutarla a capire. <<Mi pare che il nostro
Renato si stia infilando in una vicenda che prima o dopo non riuscirà a
controllare, tutto qua. Sicuramente questa Monica è ritenuta sul lavoro una
brava impiegata, ed è sicuro che loro due si vogliano bene, che aspirino
senz’altro a farsi una famiglia, a dare un seguito costruttivo al loro
frequentarsi, ma io ho l’impressione che in questa vicenda ognuno dei due abbia
sottovalutato qualcosa, e che tutto quanto, in seguito, non andrà come
probabilmente credono di aver previsto>>.
La moglie sistema il capo di
abbigliamento nell’armadio dell'ingresso, poi riprende ad occuparsi delle
proprie cose, in silenzio, ma riflettendo bene sulle parole che ha appena ascoltato.
Il signor Nesti ha lavorato negli uffici comunali in passato, e proprio per
questo, ma anche tramite suo figlio che dopo il diploma è riuscito ad inserire tra
gli impiegati quasi al posto suo, conosce ancora qualcuno là dentro, così ha
preso delle informazioni senza fare neppure troppe domande, ed è stato capace
facilmente di sapere diverse cose sui comportamenti di questa Moroni di cui
sembra invaghito il suo Renato. <<Non sono sicuro di niente>>,
aggiunge ancora; <<Però non voglio neanche giungere a sorprendermi di
qualcosa che non avevo neppure sospettato>>. Lui è un uomo preciso, che
cerca sempre di avere un’immagine chiara delle cose. La signora Marisa non
commenta, forse si ritiene più semplice e diretta di suo marito, e secondo lei
sarà sufficiente un’occhiata esauriente, la prima volta che le capiterà di guardare
dritto in faccia questa donna, per comprendere immediatamente quali intenzioni
abbia e quanto sia possibile e opportuno affidarle alla fine il loro unico figlio.
In seguito, i due coniugi sembrano
quasi chiudersi in un ostinato silenzio su questo argomento, forse soltanto
perché quello che c’era stato da dire con il loro rapido scambio di opinioni ormai
se lo sono già detto, ma a quel punto squilla il telefono di casa, e nel
momento in cui la signora Marisa alza la cornetta e risponde per capire chi sia
a chiamare, le viene subito da sorridere, come se fosse giunta immediatamente una
buona notizia. <<Ciao, Renato>>, dice nel microfono, come se ormai avesse
tutto quanto sotto al suo controllo, e poi getta uno sguardo rapidissimo verso
suo marito, a sincerarsi che lui stesse ascoltando quella conversazione che sembra
adesso la diretta conseguenza del breve dialogo che lei ed il suo signor Nesti hanno
appena affrontato. Lui si avvicina per ascoltare meglio, la moglie risponde che
senz’altro, sarebbe una bella cosa, e che prendere un caffè è senza dubbio poco
impegnativo per chiunque, ma già un primo passo sufficiente per una conoscenza
da approfondire maggiormente in seguito. Poi la signora Marisa torna a guardare
un momento suo marito, ed infine saluta suo figlio prima di riagganciare. <<Era
Renato>>, dice subito. <<sabato verrà da noi, accompagnato da
quella Monica Moroni, a prendere un caffè, nel pomeriggio>>.
Il signor Nesti sull’immediato non
commenta: da un lato ritiene razionalmente che tutto adesso si svolga nella
maniera più adeguata, ma all’improvviso però gli pare che tutto sia anche un
po’ troppo affrettato, come se lui, per i suoi gusti, avesse necessità di un
tempo più dilatato per meditare meglio su quanto sta succedendo. Però non dice
niente di tutto questo alla sua Marisa, e l’unico giudizio che gli viene da
esprimere è dato dal fatto che forse loro due non sono ancora pronti per le
inevitabili modifiche alle abitudini assodate a cui sono affezionati da molto
tempo. <<Lo vedremo sempre meno>>, dice come per porre avanti a sé
una sorta di gelosia con cui sicuramente avranno da fare i conti nel prossimo
periodo. Sua moglie abbassa lo sguardo, riflette, ma sa già che tutto quanto
accadrà nel tempo a venire sarà per lei semplicemente da accettare.
Bruno Magnolfi
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