Il
treno si era fermato alla stazione all’orario previsto, e la ragazza, con una
piccola valigia ordinaria, era salita assieme ad altre quattro o cinque
persone. Non aveva nessuno da salutare dal finestrino, così si era seduta nel
primo posto che aveva trovato e quando il treno fischiando si era rimesso in
movimento, lei era impegnata a sfogliare la rivista che aveva comperato
all’edicola. Stava andando in città dalla zia, per almeno una decina di giorni,
ma non era una visita di piacere, e neanche una vera e propria vacanza. Un uomo
in paese si era invaghito di lei, un certo Giannelli, e siccome era in vista e
pieno di soldi, il suo capriccio sembrava inarrestabile, anche se lei era
ancora minorenne. Suo padre, per non dover affrontare la situazione in modo più
deciso, aveva escogitato quel piccolo viaggio, e secondo lui con quel pur breve
periodo di assenza le cose avrebbero potuto riprendere il corso di quelle
normali. Dopo mezz’ora la ragazza aveva chiuso la rivista ed era uscita nel
corridoio, giusto per guardarsi un po’ attorno. Era stato in quel momento che
aveva visto il Giannelli dall’altra parte del vagone: non c’era dubbio, l’aveva
seguita, non poteva essere un caso. Rientrò nello scompartimento pensando al da
farsi, poi uscì di nuovo per cercare di incrociare lo sguardo con lui. Il
Giannelli la vide e lei fece un cenno come per essere raggiunta. Lui, che in
fondo era soltanto un timido ragazzone poco meno che trentenne, goffo e
impacciato, però figlio di una famiglia di imprenditori, fino ad allora non era
stato capace di prendere alcuna iniziativa se non quella di dire a tutto il
paese del suo amore per lei. Lei praticamente non lo aveva neanche mai salutato
per strada, ma adesso voleva fare le cose in maniera diversa. Si era spostata,
mentre il Giannelli stava andando verso di lei, in fondo al vagone, dove non
c’era nessuno, e appena sentì la presenza di lui alle sue spalle si girò, e
tirandolo per la camicia si fece baciare senza che lui si aspettasse
minimamente quel gesto. Di più, mentre continuava a sbaciucchiargli la bocca,
pur non avendo alcuna pratica in quelle faccende, gli mise una mano aperta sui
pantaloni, scioccandolo. Poi si staccarono. Il Giannelli era rimasto senza
parole, probabilmente si era immaginato una ragazza del tutto diversa, così
bofonchiò qualcosa di poco chiaro e ritornò velocemente da dove era arrivato.
Per la ragazza la decina di giorni dalla zia fu una vera e propria vacanza, e
per tutto il periodo si sentì orgogliosa di sé come mai si era sentita.
Bruno
Magnolfi
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