venerdì 5 giugno 2009

Parlare da sola.



            “E’ quasi ora…”, disse Corrado spostandosi leggermente in avanti per appoggiare il suo bicchiere sul tavolo. Lei, discosta, continuava a rimanere in silenzio, ferma in piedi, appoggiandosi leggermente ad un mobile. Sembrava guardare nel vuoto, come stesse trasformandosi in una dimensione diversa. Poi si scrollò leggermente, solo per dire: “sarò insieme a te coi pensieri, almeno fino a quando riuscirò a immaginarti”. Corrado avrebbe voluto abbracciarla, baciarla con tutto il suo amore prima di muoversi, ma all’improvviso gli pareva un atteggiamento sbagliato, quasi ridicolo. Si alzò, indossò il suo soprabito restando un attimo immobile, vicino alla porta, solo a guardarla, poi disse in un soffio: “mi aspettano, bisogna che vada…”, ed uscì, richiudendo lentamente la porta. A lei erano rimaste molte cose da dire a Corrado, ed iniziò a dirle a se stessa, ora che era rimasta lì sola, senza più quell’addio che falsava le cose.

            Bruno Magnolfi


Nessun commento:

Posta un commento