Fuori dal bar le cose sembrano
scivolare tranquille. Lui si è seduto come sempre, si è fatto dare una birra,
ha atteso con pazienza l’ora dell’appuntamento senza neppure guardarsi troppo
attorno. Adesso non riesce neppure a rendersi conto come possa aver fatto ad
infilarsi in una situazione del genere, ma è cosciente di passare attraverso
momenti in cui si sente ancora una persona sicura di sé, fino a giungere ad
altri in cui viene praticamente sfiorato dai brividi di una certa disperazione.
Perciò si fa forza. Non gli sono mai piaciuti i debiti, anche se qualcuno dei
suoi amici in qualche occasione se ne è fatto quasi un vanto; però adesso
gettare via i suoi soldi messi da parte con grande sacrificio gli pare una cosa
praticamente contro natura. Perciò quando arriva il Màghero a riscuotere la
rata settimanale del suo debito di gioco, Corrado prova quasi un moto di
ripulsa verso di lui.
Ehi, gli fa l’altro appena seduto:
non voglio neppure contarli, lo sai che mi fido di te, gli dice prendendo la
busta e parlando sottovoce pur con una certa spavalderia. Piuttosto dimmi
quando ci possiamo rivedere, che con te è sempre difficile incontrarsi. Si, fa
lui dopo una pausa, ma stavolta mi devi concedere qualche giorno di più, dice
Corrado, altrimenti non riesco proprio a mettere insieme la somma. Lo sai che
questi discorsi non mi piacciono per niente, fa l’altro, non vorrai che i soldi
debba venire a chiederli a tua moglie, no? Cosa c’entra mia moglie, dice
Corrado mentre si netta con una mano la fronte sudata; tutto questo è un
discorso che deve sempre rimanere tra me e te, come d’accordo. Lo sai che non
voglio farti del male, fa l’altro, però i patti sono precisi, i miei soldi devi
restituirli con una certa cadenza, non voglio neppure tornarci più su questo
argomento.
Hai ragione, dice Corrado, in
qualche modo mi arrangerò, e ti darò tutto quello che devi avere, non c’è
bisogno di farne una storia, soltanto se ci rivedessimo tra due settimane non
rischieresti di prendere soltanto una parte della tua somma, tutto qua. L’altro
si guarda per un attimo attorno, sorride come per trattare la faccenda con
camuffata leggerezza, infine dice: senti, va bene, voglio fare uno strappo a
tutte le regole, soltanto perché sei tu, non lo farei mai con nessun altro,
però non mi costringere a diventare cattivo, perché ho tutti i sistemi per
farti rimpiangere la fiducia che in questo momento ti sto accordando.
Certo, dice Corrado, non
preoccuparti, devo soltanto sistemare qualcosa, nient’altro, in questo modo
riuscirò a darti tutti i tuoi soldi e la faccenda sarà sistemata una volta per
sempre. L’altro sorride, gli dà una piccola pacca sopra una spalla: vediamoci
di lunedì, gli dice, e la prossima settimana così hai tutto il tempo di fare le
tue cose. Benissimo, dice Corrado mentre l’altro va via, poi si guarda attorno
con un improvviso senso di disperazione, infine paga velocemente la sua bevuta
e se ne esce da lì. Qualcosa mi inventerò, pensa ormai sulla strada; in fondo
ho ancora delle amicizie che posso vantare, non mi negheranno certo un favore.
Bruno Magnolfi
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