<<Caro
Niocke>>, recita il foglietto attaccato sopra la serranda dell’officina.
<<Oggi non riuscirò a venire a lavorare. Purtroppo, ieri sera, dopo che
sei andato via tu, sistemando le macchine all’interno subito prima di chiudere,
sono scivolato con un piede su una piccola chiazza d’olio, ed ho dovuto farmi
aiutare da un conoscente per lasciare l’officina ed andarmene a casa. Ma nella
serata poi la caviglia mi si è gonfiata a dismisura, e così io e mia moglie siamo
stati costretti a chiamare un’autoambulanza che mi ha portato in ospedale, ed
adesso sono ancora qui perché sembra si sia rotto non so quale osso del piede e
pare proprio mi debbono operare per rimetterlo a posto. Tu non preoccuparti,
spiega pure ai clienti che giungono lì che cosa è successo, e se non sono dei
piccoli lavoretti da eseguire sulle loro macchine, dì loro tranquillamente che
purtroppo, per almeno una ventina di giorni, non siamo in grado di affrontare
le cose. Le chiavi delle serrande te le avevo date già da parecchio tempo,
perciò usale per aprire e chiudere il nostro luogo di lavoro. Fai attenzione a
coloro che ti chiedono qualcosa, magari approfittando del fatto che tu non
conosci bene la lingua e non sai del tutto le riparazioni che si possono fare.
Non parlare di soldi con nessuno, ma le macchine che sono già pronte consegnale
pure, magari segnandoti la marca e il numero di targa, e per riscuotere poi ci
penserò io quando ritorno. Sopra al bancone delle chiavi inglesi è segnato il
mio numero di cellulare; perciò, quando puoi, chiamami pure dal telefono
dell’ufficietto interno, quando e se ti trovi in difficoltà con qualcosa o con qualcuno.
E non preoccuparti di nulla: andrà tutto bene>>.
A fine
mattinata poi giunge una chiamata dalla moglie di Aldo: <<Scusi signor Niocke>>,
dice la donna, <<hanno portato adesso in sala operatoria mio marito, e
lui voleva farle sapere che non potrà tornare in officina per almeno un paio di
settimane, e comunque, anche tornando in quel periodo, non sarà operativo per
ancora più tempo, visto che dovrà portare un gesso su tutta la gamba per almeno
un mese. Però, già da domani, potrà aiutarlo per via telefonica se ci fossero
dei problemi, e comunque mi ha detto di riferirle che si fida molto di lei e
che gli dispiace di quanto sta avvenendo, e la ringrazia della sua
disponibilità>>. Niocke annuisce, dice che va bene, che farà del suo
meglio, poi riaggancia la cornetta. Sono già arrivati due clienti stamani con
le loro macchine da riguardare, e lui ha detto loro quello che era successo, spiegando
immediatamente che non poteva aiutarli in questo momento. Ambedue si sono
dimostrati seccati di questo contrattempo, anche perché non c’è nel paese
un’altra officina del genere, e alla fine però se ne sono andati. Lui ha
proseguito a lavorare sui motori che aveva smontato nei giorni precedenti, però
adesso si sente tormentato che ad un certo punto rimanga senza poter fare più
niente. Forse nel centro abitato si è già sparsa la notizia che lui è rimasto da
solo in quell’officina, ed adesso è preoccupato anche del fatto che qualcuno
possa approfittarsi della sua situazione. Nel pomeriggio alcuni ragazzi sono
passati davanti alle serrande per vedere magari se lui stesse lavorando o meno,
ma nessuno di loro gli ha detto qualche cosa.
Nella
giornata successiva invece, è arrivato un uomo a piedi per dirgli in modo
aggressivo che probabilmente era stato lui a far cadere Aldo Ferretti, e che il
suo piano era sicuramente quello di rubargli tutti i soldi che c’erano
nell’officina e magari escogitare un piano per raggirare i clienti. Niocke non
ha risposto nulla naturalmente, però ha iniziato ad avere paura, soprattutto
del fatto che la voce di una cosa del genere sembra prendere campo facilmente nel
paese, fino a metterlo così in condizioni di chiudere l’officina e di
andarsene. Perciò ha telefonato ad Aldo, ed anche se lui non ha risposto, dopo
un certo tempo però lo ha richiamato. <<Mi immaginavo accadesse qualcosa
del genere>>, gli ha detto. <<Non preoccuparti, da domani farò
venire da te un mio parente che ha del tempo libero, ed anche se non capisce
niente di motori, però può aiutarti nei confronti di qualche persona che cerca al
contrario di metterti a disagio>>. Niocke ha riattaccato con una maggiore
tranquillità a quel punto, ma quasi all’ora della chiusura, dopo aver eseguito
due cambi d’olio ad altrettanti clienti, ed aver lubrificato smontandoli i
cuscinetti a sfere di un vecchio furgoncino, si è trovato di fronte due persone
che non conosceva, le quali usando poche parole gli hanno intimato di chiudere
l’officina, spiegando che non era un luogo dove poteva rimanere, e mentre lui
stava voltato per sistemare le proprie cose, hanno tirato fuori una spranga e
lo hanno colpito diverse volte, lasciandolo a terra. Poi lui si è rialzato, un
po’ dolorante, quando ormai i due erano già spariti, e così ha telefonato
subito ad Aldo, e gli ha spiegato tutto quello che era accaduto.
Bruno
Magnolfi
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