Alcuni,
tra tutti i ragazzi di questo centro abitato, compresi naturalmente coloro che
giocano nella squadra locale di calcio, ultimamente hanno iniziato a dire che
si dovrebbe dare una bella lezione “a quello là”, e fargli vedere una buona
volta quando sia il caso o meno di stare ognuno al suo posto, piuttosto che
uscirsene fuori “a fare il fenomeno”. Anche Marco ha sentito in giro queste
storie, ma non ha commentato, forse soltanto perché non vuole essere parte del
gruppo tra i più incattiviti. Mettersi direttamente a contrastare quella nuova
presenza in squadra, peraltro piuttosto apprezzata dal loro allenatore,
consisterebbe di fatto come giungere subito a creare uno scontro verso suo
padre, che già viene criticato da alcuni paesani per la sua carica di Sindaco, a
causa della politica che porta avanti, secondo loro un po' troppo liberale, e
questo lui non lo vuole, o almeno non per queste motivazioni. Però è del tutto
convinto che anche solo restare a guardare senza prendere una posizione precisa
non faccia certo parte dei suoi modi e del suo carattere, perciò, dentro di sé,
si sente combattuto, anche se evita oramai di parlare di questo argomento
addirittura con gli amici più intimi. Qualcuno ha persino notato che quel
migrante si fa dare delle lezioni da Toni Boi nella loro biblioteca cittadina,
ed anche questo a molti non è certo piaciuto, come se un po’ troppo velocemente
quel ragazzo di colore si stesse approfittando di tutte le possibilità che
offre il loro centro abitato.
Qualche
ragazza poi, sulla corriera del mattino, quando i pochi studenti liceali si
spostano nella città più vicina per andarsene a scuola e a studiare, ha fatto
ad alta voce degli apprezzamenti su quella persona, nominandolo addirittura col
proprio nome, e questo è sembrato, a qualcuno tra i maschi attenti e gelosi,
del tutto inaccettabile. Marco ha deciso perciò di parlarne direttamente con
suo padre, o almeno fargli presente anche soltanto con una semplice battuta la
situazione come si va presentando, e quella sera stessa, durante la cena di
famiglia, se ne è uscito con queste parole: <<Sembra che alcuni stiano
preparando una bella lezione per il tuo immigrato>>, proseguendo a
guardare il proprio piatto e muovendo soltanto le mani per stringere la
forchetta e il coltello. Sua madre ha subito emesso un’esclamazione di
sorpresa, come per rigettare indietro quelle brutte intenzioni, e il Sindaco comunque
ha preso del tempo, come per riflettere bene su questa notizia. Infine,
conservando un tono piuttosto basso della propria voce, ha detto soltanto:
<<Se qualcuno fa qualcosa del genere si metterà immediatamente nei
guai>>. Poi, a tavola, si è
parlato d’altro, ma una volta terminata la cena, il Rimonti è andato da suo
figlio, nella sua stanza, e restando in piedi sulla soglia gli ha chiesto se
sapesse qualcosa di maggiormente preciso; il ragazzo ha negato, ha detto che ne
aveva semplicemente sentito parlare, ed alla fine suo padre gli ha detto
soltanto: <<Se sai qualcosa di più, dimmelo subito, appena ne verrai a
conoscenza>>, dando alle proprie parole un timbro piuttosto risoluto, di
chi è attento alle voci, e sa
adeguatamente valutare l’importanza dei fatti.
Intanto,
Niocke prosegue come sempre a lavorare nell’officina di Aldo Ferretti, ma
qualche volta un gruppetto di ragazzi piuttosto sfaccendati, a dire la verità
senza mostrare alcuna brutta intenzione, ha preso a passare da lì davanti, e ad
osservarlo tra le macchine ferme, come a sincerarsi della presenza di quel
migrante africano nella vita sociale ed economica del loro paese, e qualcuno
della comitiva si è lasciato andare a qualche sonora risata, come per lanciare
nell’aria un vago senso di irrisione e di sfida. Anche Sara, assieme all’immancabile
amica Laura, si è ritrovata con curiosità a passare davanti a quell’officina, e
Nockie naturalmente era lì, come sempre dentro la sua tuta da lavoro, con le
mani in mezzo a qualche ingranaggio, impossibilitato a tradire anche una minima
emozione alla sua vista. Lui sa però che tornerà in biblioteca insieme ad
Antonio, prossimamente, e la sua speranza è tutta concentrata sulla possibilità
che per quel giorno ci possa essere anche quella ragazza in quei locali, in
modo da avere la possibilità di rivolgersi a lei almeno con un fugace sorriso.
Niocke non vuol credere
che qualcuno ce l'abbia davvero con lui; anzi, sa benissimo che in molti fino
adesso si sono mostrati disponibili a dargli una mano, e in fondo lui si sta
trovando benissimo in questo paese, tanto da iniziare ad affezionarsi almeno a
coloro che vede più spesso durante la sua giornata. Non sarà facile avvicinare
quella ragazza carina però, questo lo capisce benissimo: difficilmente, se solo
facesse amicizia con lei, in quel piccolo centro abitato qualcuno avrebbe da
esserne davvero contento. Anzi, Niocke è più che sicuro che in quel caso
semplicemente uscirebbe fuori qualche agitato a dirgli di smetterla, di
lasciare perdere una cosa del genere, perché per uno come lui non ci potrà mai
essere un futuro in questo senso.
Bruno Magnolfi
Nessun commento:
Posta un commento