La mia vicina di casa spesso oscilla la testa mentre parla. Le mani invece
le tiene sempre ferme. È avanti con gli anni, ma si vede che ci tiene a non
passare da stupida, e fa sempre in modo che ci si accorga di come lei riesce a
notare le cose che le girano sotto al naso, e che ha sempre un'opinione su
tutto, tanto che se proprio le viene richiesta, si mostra subito a disposizione
per riferirla a chiunque ne chieda. Ma con tutto ciò non è assolutamente una
chiacchierona, anzi, è una donna che si fa quasi sempre gli affari propri:
certo, saluta inevitabilente per prima le persone che incontra, però non ama
mai starsene sulle scale o in strada sotto casa a parlare a vanvera come invece
fanno altri residenti di questo palazzo.
Io la osservo dalla finestra del mio appartamento mentre attraversa il
cortile condominiale, e noto che ha sempre una borsa capiente con sé, come se
dovesse ficcarci dentro chissà quali cose, ma poi tiene le mani sempre
affondate dentro le tasche, e quando si siede ne posiziona spesso una dentro le
dita dell'altra. Ci conosciamo da molto tempo ed io certe volte le chiedo
qualcosa, tanto per scambiare qualche parola convenzionale. Lei però, quando le
capita di affrontare un argomento a cui tiene, non prende mai le frasi che
ascolta dagli altri con superficialità: esamina gli argomenti che le vengono
prospettati sviluppandone ogni aspetto, e indaga su ciò che le viene detto con
grande destrezza, prendendo a sua volta la parola senza interrompere, e
completando sempre ciascun pensiero che riesce a sviluppare; ma in tutto questo
è capace in genere di essere sempre incredibilmente sintetica, tanto da
lasciare ai propri interlocutori, ed anche a me se devo essere sincero, molte
più cose su cui riflettere di quante ne riesca pienamente a soddisfare.
Infine mi saluta, scivola via, senza mai lasciare nell'aria grandi saluti,
ma limitandosi spesso ad un solo cenno, come si fa tra persone che hanno cose molto
importanti a cui pensare. Anche se tra di noi esiste una grande differenza
d’età, mi sarebbe sempre piaciuto un giorno avere qualcosa di veramente rilevante
da chiederle, qualcosa che magari ne avesse potuto mostrare ancora meglio di
ogni altra volta le sue indubbie capacità di analisi e di sintesi. Così quando
è capitata la faccenda dell’arresto per frode del nostro amministratore
condominiale, sono immediatamente andato a cercare traccia della mia vicina dalla
finestra. Dopo poco l’ho vista, ha disceso le scale dal suo appartamento come
sempre, ha poi attraversato il cortile tenendo sotto braccio la sua
inseparabile borsa capiente, infine si è soffermata a respirare la deliziosa
giornata di sole. Io mi sono subito precipitato lungo le scale, volevo vederla,
sapere qualcosa da lei, ma infine sono riuscito a raggiungerla soltanto quando
già lei era arrivata in strada.
Signora Bianca, le ho detto da dietro. Buongiorno, ha sentito che cosa è
accaduto? Lei mi ha guardato a fondo, è rimasta per un attimo in silenzio come
cercando qualcosa dentro di sé, infine ha aperto la sua borsa e dopo un attimo,
sempre restando in perfetto silenzio, ha tirato fuori un piccolo libro, qualcosa
che probabilmente aveva già in animo di consultare. Non ha alcuna importanza,
ha detto oscillando leggermente la testa. Gli uomini sono spesso imperfetti, la
cosa importante è non cercare insegnamenti da loro.
Bruno Magnolfi
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