È tutto uno schifo, dice qualcuno per strada. Altri ridono, forse sono
soddisfatti del coraggio che hanno dimostrato quelli che si lamentano. Poi a
gruppetti tutti entrano dentro al solito caffè del quartiere, ed ogni cosa
sembra terminare con grandi pacche sulle spalle e altrettante strette di mano.
Alcuni restano in silenzio, paiono disinteressarsi di qualsiasi argomento, ma
in definitiva sono soltanto coloro che non vogliono scegliere apertamente da
che parte schierarsi.
Lui osserva tutti, molte volte gli sembra che regni su tutto un certo
atteggiamento superficiale, ma in altri casi si fa coinvolgere proprio da quei
luoghi comuni diffusi, concordando con ampi cenni del capo su un argomento o
sull'altro. Certe volte interviene in qualche capannello dove già si discute,
ed in genere lo fa soltanto per sottolineare qualcosa forse sfuggito agli
altri, e quasi mai per illustrare la propria opinione. Ritiene non ci sia
nessuna necessità di dipanare un intero argomento: la realtà è composta da
piccole cose, pensa quasi sempre, tanti dettagli che mostrano nel loro insieme
qualcosa di più di una sola opinione.
Di fatto trova poco edificante passare intere serate a discutere di una
faccenda o dell’altra; gli sembra molto più corretto sparare una sola battuta
magari graffiante su qualcosa che è sotto gli occhi di tutti, e con quella
definire le cose, almeno secondo il suo modesto parere. Qualcuno tra gli altri
sbotta in una risata, un’altro lo osserva con intensità almeno per un attimo; dopo
appena un momento però si riprende a parlare nella stessa maniera di prima.
Questo è quanto ci si deve attendere, pensa lui, la realtà è composta in
questo modo, crearsi delle aspettative diverse da quanto realisticamente può
emergere è una pura sciocchezza. Per questo cerca sempre di portare ogni
discorso sulle cose che più lo interessano: quelle leggere, immediate, senza
troppo impegno, che mettono tutti d'accordo, e non hanno necessità di grandi
discussioni.
Infine se ne va per i fatti propri, sa che sarà tutto uguale il giorno
seguente, quando gli altri si ritroveranno ad alzare la voce sulle solite
questioni di sempre. Intanto lui si impegna a farsi un bel giro da solo anche per
togliersi dalla memoria l'eco di tutte quelle chiacchiere insulse. Domani sarà
pronto per ricominciare tutto da capo e partecipare di nuovo a quei discorsi,
come se tutto si azzerasse in poche ore, concedendo la possibilità di riparlare
di tutto: in fondo si deve essere sociali, pensa spesso, è un principio
sacrosanto a cui non vorrebbe per nessuna ragione sottrarsi.
Bruno Magnolfi
Nessun commento:
Posta un commento