mercoledì 4 gennaio 2017

Conoscenze superficiali.

            

Ne sono certa, dice lei alla sua amica mentre stanno passeggiando lungo il corso della loro cittadina. La giornata tutto sommato appare bella e sufficientemente luminosa, e le persone in giro sembrano quasi tutte allegre e sorridenti. E poi, fa ancora lei, se anche non li ho visti proprio teneramente insieme, con questi miei occhi, so che mi posso assolutamente fidare di chi si è preso la briga di descrivere con accuratezza tutti i dettagli della loro scena pseudoamorosa. L'amica si limita ad annuire; è evidente come non sia rimasta troppo convinta dalle parole che ha ascoltato, in ogni caso registra attentamente le certezze che le vengono passate, e poi sorride, quasi per superare le parole che le ha detto lei, e riappropriarsi subito, con personale ironia, delle proprie convinzioni. In fondo, fa ancora lei dopo una pausa, non ci sarebbe neppure niente di male, se non fosse che tutto quanto sembra venga costantemente consumato nella più grande e sciocca segretezza. L’amica la guarda per un attimo: è evidente che il suo parere rimane comunque diverso, in ogni caso di quanto ascoltato non c’è niente di troppo importante per cui non essere d’accordo.
Le due proseguono a camminare senza fretta, e lungo il percorso qualcuno le saluta, così loro ricambiano ogni volta con un largo sorriso, giusto per scambiare dei gesti di convivialità con tutti coloro che le conoscono, ed anche in modo che nessuno di questi pensasse a loro come a due mezze scorbutiche, cercando insomma l’equilibrio massimo con quanti le circondano. Uno poi si ferma, e costringe in questo modo anche loro due a fare una breve sosta per un saluto meno frettoloso. Ci sono novità, chiede quello, come per stuzzicare la loro voglia di parlare. L’amica si limita a dire con una certa timidezza che tutto procede come al solito, ma lei invece nomina subito la coppia di cui ha parlato fino adesso, senza aggiungere niente oltre i loro nomi, giusto per comprendere quanto sappia lui della faccenda. Quello sorride in modo molto evidente, come a mostrare che sa tutto, e che forse non è neppure il caso di parlarne troppo, ad evitare di essere presi per dei tremendi chiacchieroni. Ma lei lo incalza, e lui dice qualcosa ma senza essere troppo esplicativo.
Infine si salutano, e le due donne tornano a camminare esattamente come prima, senza fretta, come per una convinta passeggiata. Visto, fa l’amica, non è proprio del tutto come poteva apparire, forse non c’è una vera e propria storia in atto, solo una simpatia, uno scambiarsi qualche effusione senza troppo impegno. Conosco le persone, fa subito lei: può darsi che per il momento le cose non si siano spinte troppo avanti, ma è soltanto una questione di qualche tempo, e tutto alla fine diverrà esattamente come pensiamo tutti. L’amica annuisce, ovviamente ancora in disaccordo, ma senza darne alcuna prova.
A me piacerebbe si mettessero insieme seriamente, dice alla fine per provocazione: mi pare una bella coppia, può darsi che alla lunga riescano persino a fare una famiglia. Sei pazza, dice lei: hanno due caratteri assolutamente contrastanti, non riuscirebbero mai a sopportarsi a lungo. Dobbiamo anzi fare in modo che se ne rendano conto il più presto possibile, in maniera da evitare loro delle sicure sofferenze. L’amica scoppia a ridere: e come intenderesti fare, le chiede, spedendo ad ognuno dei due una lettera anonima per informarlo dei rischi a cui si sottopone? Può essere un’idea, fa lei, in ogni caso forse è sufficiente che tutti coloro che li conoscono cerchino di scoraggiare questa relazione, magari forzando un po’ i piccoli difetti che ognuno di loro due mostra più evidenti. Hai proprio ragione, fa l’amica; e tutto questo alla fine, oltre che utile, può essere persino divertente.  


Bruno Magnolfi

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