Appena l’ha
intravisto, nel corridoio tra gli uffici, probabilmente gli è parso un tipo
sveglio, ma contemporaneamente anche sfuggente, uno che non si sofferma per
nessun motivo su qualche sciocca formalità, ma va direttamente al nocciolo
delle cose. Proprio per questo ne è rimasto favorevolmente colpito, bisogna
dire, anche se ha provato subito un forte senso di frustrazione, immaginando se
stesso, in un confronto del tutto inevitabile con lui, incapace di stare alla
sua stessa altezza, almeno per ciò che riguarda il proprio generale spessore di
personalità, che ha considerato subito, almeno nei suoi confronti, piuttosto
inadeguato. Gli ha stretto la mano sorridendo, quando il signor Chelli ha fatto
le dovute presentazioni, poi si è messo sottovoce a spiegargli qualcosa,
ingarbugliandosi un po' nella improvvisa consapevolezza di non aver mai
descritto a nessuno i propri compiti lavorativi, almeno dal momento in cui è
stato assunto presso quell'impresa.
Naturalmente è subito sopraggiunto anche il
geometra, che con grandi complimenti ha preso sottobraccio il nuovo arrivato,
mostrando così di possedere soltanto lui dentro di sé i segreti fondanti del
mestiere, e con un atteggiamento insolito, a dire la verità anche piuttosto
finto, lo ha portato insieme a sé, facendolo salire sulla sua macchina e
dirottandolo verso il cantiere di lavoro in cui l'impresa edile è impegnata in
questo periodo, sicuramente per aver modo di presentargli personalmente i
caposquadra e tutti gli operai dell’impresa. La segretaria invece è parsa quasi
completamente indifferente al nuovo arrivo, peraltro come è suo solito fare per
tutto ciò che non la riguarda in modo diretto, e in ogni caso, cercando un qualsiasi
argomento, ha avuto subito da lamentarsi, appena giunta in azienda, per il troppo
lavoro accumulatosi in quegli ultimi tempi.
Forse le cose in generale potranno anche migliorare
per l’azienda, ha pensato l'assistente di cantiere mentre riprendeva fedelmente
da solo il suo lavoro alla scrivania; però è evidente che ci vorrà qualcosa in
più di qualche semplice spartizione dei vari compiti. Lui, a dire la verità,
non saprebbe indicare cosa sia in questo momento a non funzionare bene nelle tante
attività della ditta, però è chiaro come nessuno possa dichiarare di avere
delle soluzioni pronte in tasca. Forse i giorni prossimi mostreranno qualcosa
di diverso per tutti quanti, ha pensato senza troppa convinzione; però secondo
il suo parere la necessità maggiormente impellente è quella di una
collaborazione migliore tra tutti, e soprattutto meno verticistica.
Quando l’apprendista ed il geometra sono poi
rientrati in sede, non molto dopo, è parso che svariati aspetti tra i più
importanti dell’azienda fossero ormai stati chiariti, e per questo motivo è
stato deciso dal signor Chelli, com’era naturale, di far affiancare il nuovo
arrivato, almeno per i primi tempi, proprio all’assistente di cantiere. Per
questo loro due si sono messi subito insieme a studiare i progetti da portare
avanti, e l'apprendista è sembrato attento e silenzioso mentre seguiva i
dettami delle varie lavorazioni. "Sono forse in atto dei piccoli conflitti
in questa azienda", ha detto improvvisamente il ragazzo dopo una mezz’ora,
usando un tono basso ma già di perfetta convinzione, e dando alle sue parole
anche un risalto da domanda diretta, nel mentre
persisteva un momento di silenzio dentro l’ufficio. E l'assistente, meravigliato,
che avrebbe quasi voluto dire di colpo tutto quello che realmente gli passava
per la testa, e che per tanto tempo aveva tenuto solo per sé, ha invece
preferito, almeno sul momento, rispondere di no. Però probabilmente non è
riuscito ad essere del tutto convincente, e l'altro si è subito reso conto comunque
di aver toccato un preciso ed evidente nervo scoperto di quella loro ditta.
Bruno Magnolfi
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