Quando esce da casa per
andare al lavoro, lei ha già un pensiero fisso che le attraversa la mente. Ha
scelto con cura gli accostamenti tra i colori dei suoi elementi di vestiario,
ed anche se sono soltanto delle gonne e dei maglioncini che ha comperato a poco
prezzo sopra a qualche bancarella, sa che ogni capo si deve saper indossare con
stile, come fosse qualcosa creato apposta per lei da qualche sarto importante.
Anche la pettinatura ed il trucco leggero le portano via ogni mattina un certo
impegno davanti allo specchio, ma quando poi si ritrova lungo la strada dentro
alla sua utilitaria, tutto questo improvvisamente è come dimenticato, perché adesso
fa parte di lei, visto che lei si sente proprio così, esattamente come si è
vista riflessa una volta pronta, ed il resto è come lasciato alle spalle, scordato,
almeno per un certo periodo di tempo.
Osserva con attenzione ogni
cosa davanti alle ruote della sua macchina, mentre continua ad imboccare le solite
vie del percorso usuale, fino ad attraversare il grande cancello dell’impresa
dove lavora, generalmente lasciato aperto quando c’è qualcuno all’interno, e
parcheggiando poi nel medesimo posto, lasciato libero ogni giorno in pratica apposta per lei. E’ una piccola ditta, quella dove è impiegata, e
forse proprio per questo lei quando è là dentro si sente importante, come se
molte delle cose presenti tra quegli spazi, smettessero di funzionare regolarmente,
se soltanto la segretaria non si presentasse in orario.
Peraltro ogni giorno si sente come chiamata a portare una ventata di novità quando
arriva, e siccome qualche volta ha provato un piccolo senso di frustrazione per
non essere stata accolta con slancio da chi era già presente all’interno di
quegli uffici, è lei adesso che cerca di provocare negli altri una reazione
positiva quando entra, proprio per non lasciare alcun dubbio sul fatto che lei,
in questo esatto momento, sia veramente arrivata. Il valore aggiunto di tutto
quanto naturalmente è il geometra: l’unica personalità tra quegli individui che
a suo parere potrebbe davvero in qualche modo tenerle testa, capace anche
soltanto guardandola in una certa maniera, di farla sentire immediatamente una
donna. Per questo l’unico modo per far procedere in modo positivo le cose, fin da
quando ha iniziato a lavorare là dentro, è stato quello di cercare una specie
di alleanza con lui, fino a concedersi in diverse occasioni anche in modo fisico e completo, naturalmente a patto che tutto
restasse un segreto tombale tra
loro.
C'è un'intesa che sembra aleggiare,
senza che altri possano mai neanche sospettarne qualcosa, tanto che è sufficiente
uno sguardo tra loro due, per dirsi molte più cose di quanto si potrebbe mai
immaginare. Il lavoro procede, e qualche volta forse hanno pensato che lui e
lei da soli, avrebbero potuto mandare avanti le cose senza bisogno di altri, ma
poi sorridono, senza spiegare perché, e le loro mansioni sembrano come galleggiare
su uno strato di attività del tutto ordinarie. Non si dicono mai niente di
particolare, si limitano spesso a scambiarsi semplicemente le carte e i dati
che servono a mandare avanti l’impresa, ma nel loro intimo con probabilità
nascondono delle diverse intenzioni, delle voglie segrete che forse trasformano
a volte quei semplici uffici da piccola impresa, in un duro carcere, un luogo
che in certi giorni, quando i loro corpi si sfiorano, può trasformarsi in un vero
e proprio supplizio.
Bruno Magnolfi
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