Mi
chiedo il motivo per cui dovrei uscire dalla mia tana. Sto qui senza dar
fastidio a nessuno, e quando proprio mi va, guardo la gente che passa fuori da
questo piccolo vetro che mi protegge da tutto. Non ho scelto io di starmene
qui, mi ci hanno costretto quando qualcuno ha iniziato a dire che era meglio se
sparivo per un po' dalla circolazione, come se fossi stato un impresentabile,
ed io ho accettato la mia parte. Adesso poi si desidera tutto il contrario, soltanto
perché è venuto fuori da qualche ficcanaso di turno, che non è giusto tenere
relegata una persona dentro ad una cuccia per cani, nonostante io stia bene qua
dentro, e che dal mio punto di vista non mi manchi praticamente proprio nulla.
Ma a loro non interessa niente della mia opinione, e vanno avanti mettendomi in
bocca quello che vogliono, interpretando persino i miei pensieri e la mia
volontà, come a loro torna più comodo. Uno di questi giorni poi, diranno magari
che sono impazzito per la troppa solitudine, e che purtroppo non possono fare
più niente per me, così mi infileranno in una clinica odiosa, e questa
diventerà per tutti la mia adeguata prossima tomba.
A
me non fanno né caldo né freddo tutte le congetture che vengono ritagliate
attorno a me ed alla mia persona, vorrei soltanto che non venisse usata la mia
vicenda semplice e umana per far giungere dei vantaggi a qualcuno. Perché di
questo evidentemente si tratta: fare bella figura alle mie spalle, con le
autorità locali, i giornalisti di paese, la gente che affolla i circoli
ricreativi, coloro che credono a tutto, ed io questo ormai l'ho capito
benissimo. Perciò non voglio più prestarmi a queste faccende, perché so che
qualcuno pur di avere consenso potrebbe inventarsi qualsiasi cosa alla faccia
di uno come sono io. Mi piacerebbe al contrario assumere un basso profilo e che
nessuno parlasse di me, mi si ignorasse addirittura, ed essere in questo modo dimenticato
da tutti nel giro del minor tempo possibile, proprio come non fossi neppure
esistito.
Va
da sé che ci si può benissimo chiedere che cosa abbia mai fatto inizialmente
per essere stato infilato in questo tugurio a trascinare le mie giornate una
dietro quell’altra. Ecco, proprio questo è il punto, perché qui dentro ci sono
venuto a vivere di mia spontanea volontà, senza attendere che qualcuno
prendesse l’iniziativa, ai loro occhi sicuramente caritatevole, di dare un
tetto ed un riparo ad un fuoriuscito come posso essere io. Ma subito dopo, una
volta scoperto il mio rifugio, ecco che hanno subito iniziato a parlarne nei
termini che definivano un disgraziato che nessuno vuole più avere tra i piedi: un
reietto, un rifiuto, uno che non conosce le regole della collettività, e quindi
che non può essere lasciato circolare come tutti, perciò deve essere per forza
rinchiuso. E così mi sono ritrovato ad essere un caso sulla bocca di tutti, fin
quando qualcuno ha cominciato a sbandierare la pietà per coloro che si ritrovano
nelle mie condizioni.
Qualcuno
ultimamente ha cominciato a portarmi delle riviste e dei libri da leggere, roba
interessante, pagine su pagine che trattano di situazioni proprio come la mia.
Ed io in questo periodo mi sto preparando. Già, perché visto che nel bene o nel
male mi hanno fatto diventare un personaggio famoso, preparo un bel discorso da
fare a tutti quanti, una volta che mi verranno ad intervistare. Ed a quel
punto, considerato che a differenza di tutti gli altri, per qualcuno sono una
mente libera, mi presenterò alle prossime elezioni, così vedremo da quale parte
si potranno schierare tutti coloro che hanno trattato di me come di un indegno,
quasi uno stupido animale.
Bruno
Magnolfi
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