Ormai tra
gli abitanti del piccolo centro di provincia si è diffusa la notizia di un
ragazzo di colore, migrante da un paese africano, che si è inserito a lavorare
come meccanico dal vecchio Aldo Ferretti, e che oltretutto ha subito trovato da
divertirsi nella locale squadra di calcio, incoraggiato e sostenuto dal Sindaco
del paese che sembra vedere di buon occhio, per ragioni tutte politiche, l’integrazione
di questo nuovo arrivo nel paese. Molti proseguono a ripetere come tutto ciò
sia soltanto l’inizio, e che dopo una breve prova giungeranno sicuramente in
massa altri migranti per togliere il lavoro ai ragazzi del posto e per portare
in giro le loro usanze spesso insopportabili. Altri dicono pure, andando
all’officina di Aldo per la manutenzione alla loro auto, che ogni volta sono
pronti a raccomandarsi che sia proprio lui a mettere le mani sul loro veicolo,
in modo da non trovarsi nei guai per qualcosa montato male oppure anche peggio.
Altri invece, che trovano quel ragazzo con la faccia e le mani nere sempre
serio e diligente, ad iniziare dall’autista della corriera che ogni mattina lo
trasporta fino lì dal centro immigrati del paese vicino, e che continua a
ripetere, quando fa la prevista pausa con il suo mezzo all’interno della piazza
principale di quel borgo, che quella è una persona come si deve, sempre pronta verso
gli altri, e brava anche a mettersi dalla parte giusta delle cose, fino a
cedere il posto per sedersi alle donne ed agli anziani che salgono là sopra, sostengono
che tutti sono contenti della sua presenza, anche se sono sempre in pochi.
Aldo non si
preoccupa: sapeva già fin dall’inizio che ci sarebbero state delle critiche,
però sa anche bene che comincia ad avere personalmente una certa età, e che qualche
operazione gli è diventata nel corso del tempo un vero sforzo fisico, visto che
nessuno dei ragazzi del paese ha mai mostrato la voglia di lavorare ed aiutarlo
nella sua officina. Niocke quando è arrivato sapeva già diverse cose dei
motori, forse anche più di quelle che ha mostrato di conoscere, e in poco tempo
comunque ha fatto vedere di essere capace di svolgere il suo ruolo senza alcun
problema, tirandosi su le maniche ed affrontando qualsiasi cosa gli venisse
sottoposta per essere messa a regime. <<Non parla quasi mai>>, dice
Aldo a chi si incuriosisce di quel ragazzo serio e silenzioso; <<se non
per chiedere dei chiarimenti o per farsi mostrare come si possono smontare e
rimontare i pezzi di qualche ingranaggio che ancora non conosce. Però è rapido
ad apprendere, ed una cosa detta per una volta è spesso sufficiente a fargli
incamerare quella nuova competenza>>. I suoi clienti lo ascoltano e
generalmente evitano di mostrare delle perplessità, proprio per non apparire
delle persone retrograde e senza fiducia nei cambiamenti, pur conservando
qualche scetticismo, anche se poco per volta si adattano alla nuova situazione,
e si accorgono che le proprie automobili vengono trattate sempre bene in
quell’officina, indipendentemente da chi sia alla fine a metterci le mani.
Per quanto
riguarda il calcio, qualcuno vorrebbe che l’allenatore avesse deciso di tenere
Niocke soltanto come riserva della squadra, però si rendono conto, ogni
domenica di più, anche solo osservando senza troppa curiosità i ragazzi che disputano
la partita a pallone sul campetto del paese, che quel giocatore con la faccia
nera e la camminata dinoccolata spesso riesce a fare proprio la differenza che
occorre sul campo di gioco, e con la sua corsa irraggiungibile ed i suoi scatti
improvvisi in avanti è capace anche di segnare l’agognata rete della vittoria. Insomma,
in diversi sostengono a denti stretti che quello sia effettivamente un buon
giocatore, ma il fatto che non sia proprio uno dei ragazzi del paese, ma
soltanto un migrante che non si sa bene neppure da dove sia arrivato nella loro
cittadina, non è cosa che si possa buttar giù come una sorsata d’acqua fresca.
Si dice che presto fortunatamente così com’è arrivato sicuramente se ne andrà, e
che lavora da Aldo soltanto per qualche tempo e con un piccolo contratto a
tempo determinato, visto che anche il proprietario dell’officina non appare mai
per nulla contento di ciò che gli ha inviato l’ufficio di collocamento con la
richiesta che aveva fatto pubblicare. E quasi tutti sono pronti a sostenere che
i malumori a bordo campo durante le partite di calcio della domenica sono
andati ad aumentare ultimamente, e gli stessi giocatori, pur vincendo adesso qualche
partita in più, non sono certo soddisfatti di quanto hanno visto giungere tra
le loro file, considerato che la scena ormai è tutta presa ogni domenica da
quel ragazzetto tutt’ossa con la pelle nera che sembra sia sempre dappertutto
dentro al campo.
Insomma, per
una ragione o per l’altra, tutti sembrano scansarlo, ma tutto questo, invece
che rendere Niocke un ragazzo triste e insoddisfatto, pare lasciarlo
inorgoglire nella sua diversità, come se fosse un vanto starsene da soli in
mezzo a tanta gente che lo guarda in modo strano e tira giù dei gratuiti giudizi
su di lui, senza preoccuparsi neppure troppo che siano veritiere o meno quelle
motivazioni che accampano tra loro, spesso con estrema e divertita facilità.
Bruno
Magnolfi
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