Caro
Diario, da oggi, non so neppure spiegare perché, mi sento una ragazza diversa
da come sono sempre stata. Il fatto è che ho sempre rigato diritto, non ho mai
dato troppa confidenza a nessuno, non ho neppure provato a fumare, ed anche
soltanto bere degli alcoolici mi ha sempre provocato la nausea; a scuola non
sono mai stata la prima della classe, però i miei risultati si sono sempre
dimostrati soddisfacenti, ed in famiglia non ho avuto fino ad ora dei veri
contrasti con i miei genitori. Ma adesso mi sento capace di fare cose che prima
non avrei mai immaginato. Aver conosciuto Nockie ed aver parlato a lungo con
lui di tutto quello che gli è capitato mi ha dato una spinta ad uscire dal
bozzolo e provare a spiccare un piccolo volo che fino a ieri non mi sarebbe mai
neppure passato per la mente. Desidero organizzare una manifestazione aperta in
questa piccola città dove abito, soprattutto rivolta ai ragazzi, ma che miri a
risvegliare le coscienze di tutti nei confronti di questo serpeggiante e
subdolo razzismo che qualcuno pare fomenti, e che la maggioranza delle persone
sembrano tollerare. Si tratta di schierarsi in maniera definita, e sono sicura
che i ragazzi della mia generazione mi seguiranno volentieri e in modo deciso,
e tante altre persone potranno accodarsi al loro esempio. Non è difficile,
basta far circolare la notizia di un raduno spontaneo davanti alla piazza del
Palazzo Comunale, e poi percorrere lentamente in corteo tutto il tratto della
strada principale di Pian dei Fossi, magari esibendo qualche striscione contro
l’intolleranza razziale ed il pregiudizio nei confronti degli stranieri.
Certo, caro
diario, una cosa del genere non si è mai vista da queste parti, ed è per questo
che credo si possa contare sull’effetto sorpresa capace di scuotere parecchie
persone. Naturalmente ho intenzione di parlarne prima con mio zio Ettore, il
Sindaco del nostro paese, ma credo proprio che da lui otterrò tranquillamente tutto
l’appoggio che può servire ad una causa del genere. Si tratterà di preparare un
buon numero di volantini che invitino alla mobilitazione, e di distribuirli in
giro nei luoghi cardine di ritrovo della gente, e naturalmente scegliere un
orario ed un giorno significativi e soprattutto adatti per una cosa del genere,
che non vadano a confliggere con i turni lavorativi delle persone e con gli
impegni ordinari di tutti. Sono elettrizzata da quest’idea, ed è il minimo che
posso fare per spingere i miei concittadini ad aprire gli occhi ed evidenziare perciò
a tutti quanti che i problemi di questo tipo non sono appannaggio soltanto
delle grandi città della Nazione, ma sono anche qui, in mezzo a noi, e noi
abbiamo il dovere di affrontarli in modo deciso e di scegliere conseguentemente
da quale parte schierarsi. L’intolleranza razziale si combatte dal basso, sto
riflettendo, e la maniera per cominciare secondo il mio punto di vista è
proprio questa.
Niocke non
sa ancora nulla del mio progetto, ma sono convinta che si mostrerà compiaciuto
di questa scelta di campo, e mostrarsi lui come il fulcro attorno a cui far
ruotare il senso e gli scopi della manifestazione e del corteo non può che apparire
ai suoi occhi qualcosa di estremamente positivo. Sono già convinta che sarà un vero
successo su tutti i fronti, e coloro che sono sempre rimasti nell’ombra senza
mai prendere una posizione precisa, si sentiranno finalmente liberi di poter
partecipare a qualcosa che li coinvolge, e rispetto a cui non è più possibile restare
neutrali. Caro diario, già la passeggiata che ho compiuto nella giornata di
ieri insieme a Nockie lungo tutto il corso del nostro centro abitato, ha fatto
sicuramente voltare diverse persone quasi incredule di quanto stava avvenendo,
e forse già qualcuno ha iniziato a formarsi una propria opinione nel vedere una
ragazza del posto, conosciuta da tutti, assieme ad uno straniero con la pelle scura.
Ma è questo il futuro, ne sono convinta, e non si può restarne meravigliati o
mostrare, verso l’integrazione inevitabile degli stranieri nel tessuto sociale,
un atteggiamento di resistenza o peggio di ostilità; questo evidentemente
devono comprenderlo tutti e piuttosto alla svelta. E qualsiasi strumento per
arrivare rapidamente verso quel fine, a questo punto, risulta assolutamente
utile, se non indispensabile.
Niocke mi
piace, inutile farne un segreto, ma soprattutto parlando con lui ed ascoltando
i suoi racconti veri e sinceri mi sono resa conto che la solidarietà nei
confronti di ragazzi e persone come lui nasce spontanea nel momento in cui ci
si avvicina e ci si raffronta con le loro storie di vita vissuta infarcita da
una grande quantità di problemi. Sono del tutto convinta che attirerò su di me lo
scherno e il disprezzo di qualche concittadino in disaccordo con le mie idee,
ma ciò non può assolutamente essere il motivo per non mettere in atto quanto ho
pensato, ed anzi adesso diventa una ragione ancora più forte per dimostrare
anche a queste persone il loro sbaglio evidente.
Bruno
Magnolfi
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