Sto al riparo da questa
pioggia sottile sotto una coperta sudicia di tela cerata, e se mi rannicchio in
un angolo dentro questa specie di baracca di legno mezza spaccata, mi sembra
che tutto si faccia persino più accettabile, nonostante questa giornata
difficile e terribilmente uggiosa di pioggia ed ansia. Nessuno probabilmente
verrà a cercarmi tra queste case chiuse e disabitate, rifletto con il mio
innato senso di sopravvivenza. Avrei potuto facilmente sfondare una di queste
porte che ho visto qua vicino mentre arrivavo quasi di corsa, oppure anche una
finestra ad un’altezza accessibile, ma qualcuno si sarebbe rapidamente accorto
della mia presenza in questi paraggi, e mi avrebbero preso senz'altro subito
dopo. Lungo la strada, poco distante, si sente ogni tanto qualche macchina che
transita rumoreggiando, anche se questo piccolo borgo sembra proprio abbandonato. Se qualcuno si fermasse proprio qui accanto però, me ne
accorgerai immediatamente, e dalla posizione in cui mi sono sistemato potrei
sgattaiolare rapidamente dal retro di queste due o tre abitazioni in disuso, e
attraverso i campi raggiungere la boscaglia senza alcun problema. Fa freddo
però, devo trovare il sistema di ripararmi al meglio possibile per passare la notte
in questa tana per i conigli, ma ho già visto qua attorno dei rimasugli di
paglia e delle tavole di legno, non sarà difficile appena si farà un po' più
scuro sistemare le mie cose.
Mi basterà avere a mio
favore qualche giornata di vantaggio, lasciare che tutti vadano chissà dove a
cercarmi, e così restarmene nascosto qua dentro senza compiere neanche un
errore, perché alla fine, trascorsi i primi momenti, quelli più duri, per
me il gioco si farà molto più semplice. Dovrò trovare qualcosa da mangiare, già
fin da domani, e questa è la parte realmente più complessa, considerato che se
anche mi azzardassi a rubare una gallina da qualche parte, tutto sarebbe
compromesso inevitabilmente. Domani mi preoccuperò di questo aspetto, per
adesso devo soltanto starmene fermo, immedesimarmi nel paesaggio che ho
intorno, rendermi al massimo un invisibile. Ogni rumore, anche lontano,
naturalmente rimette in moto dentro me un piccolo stato d’ansia, ed anche
quando ho avvertito delle voci, pur molto distanti, ho acuito tutti i miei
sensi per tentare di decifrarne ogni dettaglio. Mi sono reso conto che ci deve
essere un fiumiciattolo qua dietro, ed oltre quel piccolo corso d’acqua
probabilmente sorge un paese, o un gruppo esteso di abitazioni, che da qui però non riesco a vedere. Ci fosse
un negozio di generi alimentari potrei tentare una sortita domattina, visto che
qualche soldo mi è ancora rimasto, magari fingendo di essere un placido turista
soltanto di passaggio, però devo vedere dove può esserci un ponticello, oppure un
guado, per passare da quell'altra parte.
Se ripenso a tutto
quanto mi viene persino da sorridere. Certe volte, per non farsi notare, basta
davvero fingere una calma assoluta ed una notevole indifferenza a tutto quanto.
Non puoi essere veramente uno che sta scappando se non hai le
caratteristiche adeguate. Anche se qualcuno ti guarda, nessuno ti vede per quello che sei veramente.
Un basso profilo è sempre la caratteristica che può salvarti, come quella di
stare nascosto adesso, annullando ogni più piccola traccia della tua esistenza. Mi piacerebbe anche a me, come
a chiunque, correre subito verso i luoghi che conosco meglio, andare magari dalla mia
famiglia, da chi mi conosce, o anche soltanto
farmi sentire con una semplice telefonata. Niente di peggio: sarei spacciato in
un attimo, tutti saprebbero immediatamente dove cercarmi, stanandomi facilmente
e ridendo della mia infantile ingenuità. Ma io
so essere un fantasma in certi casi, ed anche se non ho fatto mai niente di
male, so mettermi ai margini di tutto, e sopravvivere da me, senza mendicare
alcun aiuto.
Bruno Magnolfi
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