venerdì 13 marzo 2020

Fantasma solitario.



Sto al riparo da questa pioggia sottile sotto una coperta sudicia di tela cerata, e se mi rannicchio in un angolo dentro questa specie di baracca di legno mezza spaccata, mi sembra che tutto si faccia persino più accettabile, nonostante questa giornata difficile e terribilmente uggiosa di pioggia ed ansia. Nessuno probabilmente verrà a cercarmi tra queste case chiuse e disabitate, rifletto con il mio innato senso di sopravvivenza. Avrei potuto facilmente sfondare una di queste porte che ho visto qua vicino mentre arrivavo quasi di corsa, oppure anche una finestra ad un’altezza accessibile, ma qualcuno si sarebbe rapidamente accorto della mia presenza in questi paraggi, e mi avrebbero preso senz'altro subito dopo. Lungo la strada, poco distante, si sente ogni tanto qualche macchina che transita rumoreggiando, anche se questo piccolo borgo sembra proprio abbandonato. Se qualcuno si fermasse proprio qui accanto però, me ne accorgerai immediatamente, e dalla posizione in cui mi sono sistemato potrei sgattaiolare rapidamente dal retro di queste due o tre abitazioni in disuso, e attraverso i campi raggiungere la boscaglia senza alcun problema. Fa freddo però, devo trovare il sistema di ripararmi al meglio possibile per passare la notte in questa tana per i conigli, ma ho già visto qua attorno dei rimasugli di paglia e delle tavole di legno, non sarà difficile appena si farà un po' più scuro sistemare le mie cose.
Mi basterà avere a mio favore qualche giornata di vantaggio, lasciare che tutti vadano chissà dove a cercarmi, e così restarmene nascosto qua dentro senza compiere neanche un errore, perché alla fine, trascorsi i primi momenti, quelli più duri, per me il gioco si farà molto più semplice. Dovrò trovare qualcosa da mangiare, già fin da domani, e questa è la parte realmente più complessa, considerato che se anche mi azzardassi a rubare una gallina da qualche parte, tutto sarebbe compromesso inevitabilmente. Domani mi preoccuperò di questo aspetto, per adesso devo soltanto starmene fermo, immedesimarmi nel paesaggio che ho intorno, rendermi al massimo un invisibile. Ogni rumore, anche lontano, naturalmente rimette in moto dentro me un piccolo stato d’ansia, ed anche quando ho avvertito delle voci, pur molto distanti, ho acuito tutti i miei sensi per tentare di decifrarne ogni dettaglio. Mi sono reso conto che ci deve essere un fiumiciattolo qua dietro, ed oltre quel piccolo corso d’acqua probabilmente sorge un paese, o un gruppo esteso di abitazioni, che da qui però non riesco a vedere. Ci fosse un negozio di generi alimentari potrei tentare una sortita domattina, visto che qualche soldo mi è ancora rimasto, magari fingendo di essere un placido turista soltanto di passaggio, però devo vedere dove può esserci un ponticello, oppure un guado, per passare da quell'altra parte.
Se ripenso a tutto quanto mi viene persino da sorridere. Certe volte, per non farsi notare, basta davvero fingere una calma assoluta ed una notevole indifferenza a tutto quanto. Non puoi essere veramente uno che sta scappando se non hai le caratteristiche adeguate. Anche se qualcuno ti guarda, nessuno ti vede per quello che sei veramente. Un basso profilo è sempre la caratteristica che può salvarti, come quella di stare nascosto adesso, annullando ogni più piccola traccia della tua esistenza. Mi piacerebbe anche a me, come a chiunque, correre subito verso i luoghi che conosco meglio, andare magari dalla mia famiglia, da chi mi conosce, o anche soltanto farmi sentire con una semplice telefonata. Niente di peggio: sarei spacciato in un attimo, tutti saprebbero immediatamente dove cercarmi, stanandomi facilmente e ridendo della mia infantile ingenuità. Ma io so essere un fantasma in certi casi, ed anche se non ho fatto mai niente di male, so mettermi ai margini di tutto, e sopravvivere da me, senza mendicare alcun aiuto.


Bruno Magnolfi


Nessun commento:

Posta un commento