Lucia
sentiva su di sé una responsabilità che non aveva mai provato. Una sensazione,
la sua, come di sentirsi importante e contemporaneamente intimidita. Tra poche
settimane avrebbe compiuto ventidue anni, ma in tutto quel tempo le poche cose
che aveva fatto non le aveva mai prese troppo sul serio. Anche smettere di
andare a scuola lo aveva deciso insieme con sua madre senza neanche pensarci
troppo, quasi come un passaggio normale, e quel lavoro di cassiera al supermercato
se lo era ritrovato così, più per combinazione che per premura.
Ma adesso era
arrivato Giuliano, e le aveva detto delle cose precise, le aveva chiesto degli
impegni a cui Lucia non si sentiva preparata. Già solo farsi vedere in giro con
lui era un disastro: vent’anni di differenza, lui con il doppio della sua età,
era una cosa vistosa, ma era più un problema per Giuliano che per lei. A Lucia
non le importava se qualcuno nei bar o nei ristoranti pensava che fosse suo
padre, non le importava degli altri, o di cosa pensassero. Il problema si era
posto solo quando lui aveva detto di voler lasciare la moglie, di volersi
separare da lei per stare con Lucia. Lucia stava volentieri con Giuliano,
parlavano a lungo di tutto nei momenti in cui erano insieme, facevano tutto
quello che avevano voglia di fare, e a lei piaceva quando certe volte lo
trovava ad attenderla a fine turno all’uscita del supermercato, le piaceva
sentirsi una ragazza normale, come tutte le altre. Però non voleva sentire
sulla coscienza quella rottura del suo matrimonio, e anche se Giuliano
continuava a ripeterle che comunque, anche senza di lei, sarebbe successo, lei
non voleva provare quel tipo di
responsabilità, piuttosto era disposta a continuare così, a vedersi con
lui solo quando era possibile.
Quel
pomeriggio Lucia era uscita dal suo posto di lavoro sapendo che lui molto
probabilmente sarebbe stato dentro al parcheggio ad aspettarla con la sua
macchina. Aveva tardato, pensando alle cose da dirgli, poi si era decisa, ma
quando era arrivata alle porte scorrevoli del supermercato, si era trovata
vicino Francesco, un suo collega magazziniere più ragazzino di lei, anche lui
all’uscita dal turno, così gli aveva sorriso, aveva scambiato con lui una
battuta spiritosa, poi, quasi per gioco, ma guardandolo in faccia, gli aveva
preso una mano e l’aveva stretta dentro alla sua. Così erano usciti dal
supermercato, e Giuliano gli aveva visti così, sorridenti, giovani,
spensierati, indifferenti di lui e di tutti coloro che avevano voglia di
guardarli. Era evidente e preciso il messaggio che Lucia gli inviava, talmente
chiaro che a lui non rimase altro che mettere in moto la sua auto ed andarsene
il più presto possibile da lì, via da lei, ognuno per la sua strada.
Nessun commento:
Posta un commento