Tra
i miei pensieri tutte le cose si frantumano in sciocchezze. Ascolto qualcuno
che parla, che spiega le proprie convinzioni, ed io vorrei scuotere la testa,
mostrare che non credo affatto in quello che viene detto, ma non voglio
apparire negativo, così resto in silenzio, lo sguardo basso, immobile, di chi
almeno pensa qualcosa, riflette sopra la realtà.
Certe volte
credo sarebbe meglio godersi tutto nel suo insieme, immergersi dentro ad un complesso
di cose che non permetta alcuno spazio analitico, e così perdersi nella
grandezza delle possibilità; in altre occasioni cerco di lasciarmi andare
dietro a minuscoli particolari, a dettagli così esili che finisco per chiedermi
quale senso abbia tutto il mio affanno. Ogni aspetto, pur quello più invitante,
maggiormente appetibile tra quelli che mi possono venire in mente, mi provoca
un inizio di entusiasmo che in genere dura lo spazio di un momento, e poi
ricade, inesorabilmente, lasciandomi ancora più amareggiato che in precedenza.
Svolgo il mio
lavoro, come sempre, mando avanti la mia vita come ho fatto ogni giorno da
quando ho la ragione.
Eppure tutto mi appare insulso e monotono, anche se non lo vorrei.
Alla fine della giornata so che niente è stato come avrei voluto, così esco di
casa per sentire il fresco della sera, giro a caso mentre mi accendo una
sigaretta, l’ultima prima di dormire. Un richiamo lontano arriva fino lì, è un
suono particolare, qualcosa che non mi è mai capitato di sentire. Vorrei seguirlo,
capire da dove possa arrivare, mi concentro sulla percezione della sua qualità,
sulla direzione di provenienza, sul suo significato, se mai uno ce ne possa
essere. Decido di seguirlo, mi muovo lentamente all’inizio, quasi con
titubanza, poi accelero i miei passi, sempre più in fretta. Percorro varie
strade, sembrano tutte simili, qualcuno mi guarda forse con un moto di
apprensione.
Infine giro un
angolo ed il suono è lì, c’è già molta gente, tutti hanno raccolto quel
richiamo, si intravede quella sorgente tra le teste, illuminata a giorno dalle
fotoelettriche a mostrarne ogni particolarità. Qualcuno forse si chiede il
senso di una cosa del genere, ma quello è l’aspetto meno importante: abbiamo
risposto al richiamo, è questa la cosa fondamentale, ci riconosciamo tra quanti
siamo lì, esiste un aspetto che ci lega, sentiamo dentro di noi una necessità
impellente, forse siamo noi la necessità impellente, adesso lo sappiamo, ne
abbiamo piena coscienza, ormai possiamo anche fumarci la prima sigaretta del
giorno dopo, e poi andarcene tranquillamente a dormire.
Nessun commento:
Posta un commento