mercoledì 17 settembre 2025

Altri ragazzi.


            Negli ultimi giorni Sara non ha più avuto voglia di scrivere come sempre qualche pagina sul suo diario personale, ma si è limitata soltanto a prendere degli appunti, a mettere per iscritto qualche semplice pensiero scaturito da questo periodo intenso e forse leggermente confuso. Così, si è contenuta nello scrivere in fretta: <<Sono contenta di essere andata questo sabato a vedere Niocke mentre svolge gli allenamenti e gioca al pallone con la squadra del nostro paese; mi è sembrato di sentirlo un po’ più vicino>>. Suo zio, il Sindaco di Pian dei Fossi, anche lui presente a bordo campo, in questo caso si è molto complimentato con Sara della sensibilità che è riuscita a dimostrare circa l’impegno profuso nell’organizzazione del corteo che si terrà a breve. Le ha detto che è molto contento che i ragazzi del borgo siano disposti ad accogliere e a far integrare nel tessuto sociale del paese questi migranti bisognosi di tutto, sicuramente disposti a dare il meglio di sé una volta accettati. Lei ha sorriso, ha detto che le veniva spontaneo comportarsi così, e lui l’ha abbracciata, non perché sia e resti comunque suo zio, ma solo perché gli è sembrata una risposta condivisibile, piena di umanità. Quando poi i ragazzi della squadra hanno smesso di giocare e sono rientrati negli spogliatoi, Sara si è allontanata dal campo sportivo insieme a tutti gli altri scarsi spettatori, soprattutto perché, pur avendo il desiderio di attendere Nockie e di salutarlo in modo affettuoso e amichevole, in quel momento non desiderava metterlo in imbarazzo davanti ai suoi compagni di squadra.

            Poi ha scritto anche: <<Sulla corriera i ragazzi che vanno al liceo sono tutti propensi a farsi vedere alla prossima manifestazione, anche perché è la cosa più viva che sia mai accaduta nel nostro paese>>. Lei si è prodigata per spiegare le ragioni di fondo che sono alla base di questo raduno, e tutti gli altri, che non hanno mai visto Sara così appassionata, si sono mostrati molto entusiasti di poter essere presenti ad un evento che sicuramente non passerà inosservato. Naturalmente poi ci sono le persone che abitano a Pian dei Fossi e non prendono quella corriera, ma la possibilità di spiegare le ragioni di questa protesta di piazza sono tali per cui tutti gli studenti confidano nel valore indiscusso del passaparola. In fondo non c’è niente da perdere nell’evidenziare che è stata commessa una violenza gratuita verso l’individuo forse più debole nella piccola comunità del borgo, ed è quella comunità stessa che deve farsi carico di difendere chiunque si trovi nelle medesime condizioni. Anche chi potrebbe recalcitrare pensando che mostrarsi pubblicamente in un corteo è forse un po’ troppo, deve però riconoscere l’importanza e il valore di quelle parole, e appoggiare in qualche modo i ragazzi promotori di tutta la faccenda sembra quasi qualcosa di doveroso. Lo zio di Sara ha già detto che per ragioni di opportunità non potrà essere presente, però ha manifestato già tutto il suo appoggio.

            Poi lei ha scritto rapidamente alcune parole che appaiono confuse, una frase che sembra voler andare ben oltre il giorno fissato per la sfilata: <<Vorrei collegarmi con qualcuno che ne sappia più di me di questi problemi>>. Indubbiamente interessarsi di certi argomenti porta subito a cercare, dovunque esso sia, colui che difende gli stessi diritti, e forse sa meglio di altri come affrontare questi argomenti. In biblioteca Sara non ha trovato molto che tratta di tutto ciò, però ha scoperto in una rivista l’indirizzo di posta di un’associazione di volontari che organizzano dei piccoli convegni su questi temi, e lei, forte anche della pianificazione di questo corteo di paese, è propensa a scrivere a loro e a chiedere con molta sincerità cosa sia possibile fare di più e ulteriormente. La sua amica Laura sembra dispostissima a seguirla in tutto e per tutto, e Sara naturalmente ritiene che sia quella la strada maestra da perseguire. Già riflette che potrebbe formarsi un piccolo nucleo di ragazzi disposti a spiegare la propria opinione nell’ambito di qualche riunione da tenersi sulle panchine del piccolo parco di Pian dei Fossi, e forse in seguito potrebbe costituirsi una vera associazione per la difesa dei diritti del cittadino, forte del probabile appoggio anche del loro Sindaco.

            Infine, Sara ha buttato giù una frase che sembra più una domanda a sé stessa: <<Potrei forse fidanzarmi con Nockie, un giorno o l’altro, oppure il mio pensiero è solo una sciocchezza data soltanto da questo momento?>>. Lui è un bel ragazzo, e le sue origini e la sua vicenda sono senz’altro affascinanti, ma sicuramente questo non basta per immaginare già un risultato del genere. Lei comprende di vivere un momento confuso, però vuole essere chiara con lui, ed evitare di fargli immaginare qualcosa che di fatto ancora non c’è. Desidera tanto essergli amica, aiutarlo in tutto ciò di cui lui ha urgente bisogno, e stargli vicino, anche per farlo accettare dagli altri ragazzi del loro paese; ma forse ogni altro aspetto è del tutto prematuro, e poi probabilmente non è quello che possa davvero aiutare un ragazzo senegalese ad essere davvero uno come tutti gli altri ragazzi.

 

            Bruno Magnolfi   

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