La
sequenza indica un uomo che esce di casa, gira per strada senza una meta
precisa, si ferma dentro a un caffè e incontra uno sconosciuto. Quando l’uomo
torna a casa scopre di essere una persona diversa.
In un secondo tempo, l’uomo uscito da casa, non
avendo incontrato nessuno, rientra nervoso e irritato. Inoltre lo stesso,
avendo dato appuntamento al caffè ad una persona che non conosceva, riesce a
sentirsi diverso anche solo per quella possibilità a cui non ha adempiuto.
Sia l’uomo che
lo sconosciuto, sapendo ambedue di riuscire a sentirsi diversi solo uscendo da
casa e una volta raggiunto il caffè, spesso riescono a girare per strada anche
senza una meta precisa.
Di fatto la casa dell’uomo e dello sconosciuto
è ritenuta diversa anche senza che né l’uno né l’altro abbiano girato per
strada o si siano recati al caffè. In ogni caso la loro meta è precisa anche se
non si fermano quasi mai proprio lì.
Spesso, dentro
al caffè, allo sconosciuto è richiesto il motivo per cui l’uomo, visto girare
per strada senza una meta precisa, si possa essere sentito diverso pur senza
essere uscito di casa per spingersi addirittura fin lì.
In alcuni
casi, girando per strada nei pressi del caffè senza apparenza di una meta
precisa, lo sconosciuto ha incontrato un uomo che si è fermato dentro al
locale, ed ha dichiarato di sentirsi diverso senza sapere per quale motivo.
L’uomo, il
caffè e certe volte anche lo sconosciuto, si sono dimostrati diversi solo per
essere usciti di casa e aver girato per strada senza trovare una meta. Una
volta rientrati ognuno nel proprio ruolo, le cose si sono rivelate concrete
anche se loro non si sono incontrati.
Infine, sia la
casa, sia lo stesso caffè, risultano diversi per il solo fatto che l’uomo
assieme allo sconosciuto hanno girato per strada senza trovare una meta,
capitando in quei pressi prima di pensare a qualsiasi altra cosa. Il locale
naturalmente, almeno quel giorno, è risultato deserto.
(Soluzioni
dettate da elaboratore elettronico)
Bruno Magnolfi
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