Solo, giravo tra la gente e le
strade senza riconoscere alcun luogo. Camminavo, e in mezzo alle persone che
continuavano a sfiorarmi, cercavo di trovare un’espressione familiare, un viso
riconoscibile, un gesto nel quale immedesimarmi, ma tutto mi era estraneo.
Infine quella realtà incontrata durante il mio viaggio tramontava
inesorabilmente lasciando tutto insoluto, ed io maturavo la coscienza della mia
solitudine, come se quello fosse stato il mio destino, niente da cui avrei mai
potuto distaccarmi.
Bruno Magnolfi
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