Le
parole si dimostrano del tutto inadeguate nel descrivere lo stato d’animo di
Laura nel momento in cui le viene data dimostrazione che ciò che lei ha sospettato
da molto tempo, anche se in maniera leggera e senza troppa convinzione, è del
tutto vero. Improvvisamente niente di ciò che la circonda le pare adeguato alla
sua esistenza, il mondo le sembra un covo di tiranneggiatori e lestofanti in
grado di raggirare ad ogni passo i semplici e gli illusi. Non cerca neppure di
giustificare se stessa pensando che in fondo lo aveva sempre sospettato e che
lei, che non si reputa una sciocca, avesse già da tempo messo in conto che le
cose potessero mostrarsi anche così. Niente di tutto questo: la sorpresa di
Laura è totale, il senso di delusione che prova formidabile. Eppure fino a poco
tempo prima lei stava bene, si sentiva contenta della sua condotta di vita, i
suoi problemi le erano dati solo da sciocchezze marginali.
Si vedeva
spesso con le amiche, salutava sempre le persone del vicinato quando le
incontrava lungo le scale della palazzina dove è sito il suo piccolo
appartamento oppure lungo il tratto di strada che deve percorrere fino alla
fermata dell’autobus: tutto le pareva girasse per il verso giusto, lei
sorrideva sempre a tutti e si fermava volentieri a chiacchierare con chiunque. Adesso
tutto questo le pare come annullato, la sua voglia di stare con gli altri
venuta meno, il suo bisogno di sentirsi semplice e sociale con tutti azzerata.
Laura è stata
educata dando sempre importanza a ciò che le viene riferito, ha spesso creduto
che chiunque avesse da dire qualcosa coltivasse una ragione importante per
dirla, qualcosa di superiore all’interesse personale o al tornaconto spicciolo.
Le pare quasi impossibile che esistano ancora al giorno d’oggi persone grette e
meschine che riescono a porre al di sopra di ogni altro valore l’egoismo e il
dispregio della socialità e della giustizia. Laura sa che deve superare questa
batosta, costruire dentro di sé gli anticorpi per ritrovarsi in seguito più
preparata anche a cose di quel genere, eppure sa che da adesso niente forse
sarà più il medesimo, e che il suo bisogno di credere negli altri sarà d’ora in
avanti per sempre compromesso: dovrà imparare, essere una come tutti gli altri,
pronta a difendersi anche da chi le vuole male, soprattutto per non sentirsi
una mosca bianca pur mescolata insieme a tutte quelle nere.
Bruno Magnolfi
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