Pierre, la
prima volta che lo fece, si era deciso a parlare a voce alta davanti ad alcune
persone solo perché aveva capito che tutti i presenti si stavano formando
un’idea diversa dalla realtà. C’erano già stati dei casi in passato in cui lui
aveva sentito forte la necessità di spiegare il proprio pensiero, con quella
sua bella voce dal timbro basso, e di chiarire con calma quello che sentiva
dentro di sè, ma si era ogni volta trattenuto, forse soltanto per una sorta di
inconfessata timidezza.
In quell’ occasione invece qualsiasi
indugio gli era parso superfluo rispetto alla voglia di dire, e così aveva
cercato di spiegare che si doveva stare attenti, che era persino troppo facile
cadere nel trabocchetto delle cose facili e superficiali, che bisognava pensare
e indagare il più possibile entro se stessi, e comprendere bene quali erano gli
elementi importanti di cui tenere più conto, perché sarebbe stato solo con
quelli che ognuno avrebbe potuto imparare ad aprire la mente. Non aveva parlato
di sé, anzi, se ne era ben guardato dal cadere in una facile retorica, e
soprattutto aveva accuratamente evitato il metodo di fornirsi come esempio per
gli altri.
Tutti erano rimasti in silenzio, lo
avevano a lungo osservato, avevano ascoltato quelle sue frasi, e alla fine
erano parsi apprezzare tutto ciò che Pierre aveva detto, mostrando interesse.
Così a lui era sembrato importante, addirittura necessario, recarsi spesso in
quella piazzetta cittadina, vicino al mercato all’aperto, salire sopra ai primi
gradini del monumento alla Patria, e parlare a tutti coloro che si trovavano
lì, come se le sue parole portassero luce in un angolo buio. Non c’era niente
di male se qualcuno se ne andava, se altri non erano d’accordo, se qualche
persona si allontanava di un passo per continuare a parlare con la persona che
aveva davanti: Pierre avrebbe spiegato il proprio pensiero anche se non ci
fosse stato nessuno, la sua necessità di dire le cose era forte, quasi
indifferente rispetto a quanti e a chi lo ascoltava.
E i suoi argomenti erano sempre i
medesimi: la difficoltà della vita, la profondità dello spirito umano, la
necessità di abbandonare qualsiasi facile logica, perché questa sarebbe stata
per i più deleteria. Alcuni avevano iniziato ad attenderlo, al mezzogiorno di
qualche mattina, perché avevano imparato che era quello l’orario di Pierre, e
così, un po’ per divertirsi e un po’ per pura curiosità, in poco tempo ad
ascoltare quei suoi discorsi si era formato già un certo seguito.
Fu una mattina come tutte le altre,
alla medesima ora, dopo che Pierre aveva iniziato a parlare nella sua solita
maniera, quando tutti si erano già voltati verso di lui per ascoltarlo, che
qualcuno, nascosto in mezzo alla folla, lo colpì mortalmente con un colpo di
pistola, dileguandosi in pochi minuti. Pierre esalò in pochi istanti il suo
ultimo respiro, proprio su quei gradini del monumento alla Patria, e nessuno
seppe capire se le cose che aveva detto fino ad allora erano state talmente
importanti da giustificare un atto del genere, oppure se la vita di tutti era
solo destino, ed il suo semplicemente si era compiuto quel giorno.
Bruno
Magnolfi
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