La
scogliera era battuta dal vento, l’uomo da solo era rimasto a lungo ad
osservare la superficie del mare biancheggiata di schiuma. La barca in
difficoltà, con il motore in avaria e carica di turisti, si era fermata
sottocosta, ma si intuiva subito che la cima dell’ancora non avrebbe potuto
reggere a lungo. L’uomo aveva osservato tutto quanto con un certo distacco,
come se in tutta la vita solo l’indifferenza fosse il sentimento vincitore tra
quelli che avevano combattuto dentro al suo animo. Quasi niente ormai gli
interessava di meno che preoccuparsi per gli altri, la sua solitudine lo aveva
strappato da tutto, lasciandolo inerme nei confronti delle difficoltà che le
persone certe volte erano costrette ad affrontare, convinto che la sua priorità
fosse l’inedia, il lasciare che il mondo corresse per conto proprio, distante,
senza neppure trarre un’idea o un giudizio sugli avvenimenti da cui in qualche
caso era sfiorato.
Così quella gente in pericolo
sopra la barca rivestiva solo l’aspetto di una giornata qualsiasi, un elemento
della realtà da cui non si sentiva coinvolto. Ugualmente restava lì, nel vento,
sull’alto delle rocce, a guardare quel mare minaccioso e a vedere le persone
che dalla barca, poco per volta, si erano gettate tutte nell’acqua con i loro
giubbotti salvagente, annaspando tra i marosi, pericolosamente vicini agli
scogli. Niente poteva turbarlo, come se il destino di tutte le cose fosse
segnato, e a nulla servisse correre, urlare, cercare di opporre la propria
volontà contro gli eventi.
Poco dopo
la barca, strappando gli ormeggi, era andata a fracassarsi sopra gli scogli, e
i turisti erano tutti riusciti in qualche maniera ad aggrapparsi alle rocce,
meno che una persona, forse una donna, da sola, rimasta in balia delle onde,
attaccata con disperazione a una tavola, che con il vento e le onde continuava
ad essere spinta più avanti, sempre più avanti, lontana dagli altri. L’uomo
osservava quanto accadeva sotto ai suoi occhi, consapevole che niente avrebbe
potuto scuotere quella sua completa imperturbabilità.
Non c’era
egoismo nel suo comportamento, solo la coscienza di essere un niente, un
fantasma, incapace di vivere e di intervenire, impossibilitato a compiere
qualsiasi azione a favore degli altri. Infine perse di vista la donna, e
all’improvviso tutto in lui parve mutare, come se quella realtà lo avesse
colpito più di quanto si sarebbe aspettato. Si mosse da lì, riprese a camminare
lungo la strada nell’alto della scogliera, nel vento che a tratti pareva
volerlo portare con sé, fino a quando comprese che quella donna era in lui,
adesso la sentiva, ed era salva, da qualche parte là sotto, la poteva osservare
mentre respirava davanti ai suoi occhi, e sapeva, in qualche maniera, che quel
segnale lo stava riportando alla vita, come se una forza pari a quella del mare
spingesse anche lui.
Si fermò,
guardò l’orizzonte, gli parve di comprendere tutto.
Bruno
Magnolfi
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