Lui aveva sentito un dolore dentro a
una gamba. Aveva chiuso gli occhi, aveva lasciato trascorrere un po’ di tempo,
infine aveva detto: non so, sento qualcosa in questa gamba, come se l’osso
fosse stretto dentro una morsa. Continuava ad osservare il soffitto mentre
restava fermo, supino nel letto, poi, visto che lei non aveva commentato un bel
niente, neppure dato cenno di avere ascoltato, si girò dalla sua parte per
osservarla, ma movendo soltanto la testa.
Uno di tuoi soliti stupidi dolori,
disse lei senza distogliere lo sguardo dal libro, forse addirittura continuando
anche a leggerlo. Come faceva a leggere e a parlare contemporaneamente, pensava
lui, gli sembrava impossibile, ma lei faceva sempre in quel modo. Si girò
dentro al letto movendo e tirando le coperte, procurandole un sacco di noia,
quasi come fosse un suo dovere ordinario comportarsi così, cercando di dare
rilievo a quel suo dolore, poi disse: è strano, è un tipo di fastidio che non ricordo
di aver mai sentito; un dolore, qualcosa di strano, comunque.
Lei continuava a cercare di non
dargli alcuna importanza, ma dopo soltanto un paio di minuti mise un pezzo di
carta dentro al suo libro e si alzò rumorosamente dal letto. Lui restava in
attesa osservando il cuscino lì accanto con ancora la forma della sua testa.
Quando lei tornò aveva un tubo di crema, lo appoggiò sulla coperta senza dire
neppure una parola, poi uscì di nuovo dalla camera.
Trascorsero alcuni minuti, poi lei
tornò con una tazza di latte o di caffè, l’appoggiò sul suo comodino, e tornò a
sistemarsi nel letto. Lui aveva iniziato ad armeggiare con la crema, ma alla
fine ne aveva fatta uscire troppa dal tubo e si era unto quasi tutta la gamba,
per cui avrebbe dovuto massaggiare a lungo per far sì che la pelle assorbisse
per bene. Si stufò quasi subito, mise le pantofole e andò in bagno a lavarsi.
Tanto queste pomate non fanno un bel niente, disse quando tornò.
Lei allora attese che lui fosse di
nuovo sistemato sotto le coperte, appoggiò il libro sul comodino, prese un
sorso dalla sua tazza e guardando la zona del letto dove lui aveva i piedi
disse soltanto: se domattina avrai ancora il dolore arriviamo al Centro Medico
a farsi un controllo; non si sa mai con queste cose, è molto meglio dormire
tranquilli.
Bruno Magnolfi
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